Sindaci soddisfatti ma c'è chi teme l'eccessiva burocrazia

Giovedì 6 Agosto 2020
Sindaci soddisfatti ma c'è chi teme l'eccessiva burocrazia
FACCIA A FACCIA
BELLUNO Sindaci che stanno bene attaccati all'iniziativa: la apprezzano. Ma, pure, sollevano qualche perplessità: «Plaudo all'Intesa è la premessa di Franco De Bon, primo cittadino di San Vito di Cadore - ma sottolineo il fatto che la procedura, a livello amministrativo, non corrisponde alle nostre esigenze di semplificazione». Si sa, la battuta di De Bon sintetizza una sofferenza tutta italiana. Altro quesito posto dal sindaco di Alleghe (e consigliere delegato al Turismo della Provincia), Danilo De Toni: «La segnalazione alla Prefettura va fatta anche, per esempio, per la ristrutturazione di un piccolo fabbricato?» Pronta la risposta del prefetto, Adriana Cogode, sul fatto che non è detto che la burocrazia sia tutta da mettere alla gogna. «Qui dobbiamo riflettere sul pericolo e non su altro, non si deve pensare alle procedure ma alla prevenzione di infiltrazioni mafiose». Insomma, la terra bellunese ovvero gli Uffici dei vari Comuni - deve puntare all'obiettivo. Questa, poi, la risposta a De Toni: «L'attenzione va ad operazioni di rilevanza». Certo è che per i Comuni ce n'è da fare: «Non si deve fermare l'attività amministrativa. E non si devono bloccare i contratti ha precisato Adriana Cogode, durante l'incontro a Palazzo dei Rettori - vanno accolte le domande di chi chiede di aprire o rilevare una nuova società o di intraprendere una attività». Le pratiche, come in una normale gara d'appalto, seguiranno, negli Uffici tecnici, il loro corso, in base alla Scia (segnalazioni certificate di inizio attività). Di fatto non si annulla ciò che già si fa, come la richiesta di informazioni, con liberatoria, alla Banca nazionale antimafia. Il prefetto lancia, comunque, la notizia che rassicura i sindaci firmatari dell'accordo, andando incontro ai dubbi. Decisa a scioglierli. «Nei primi giorni di settembre organizzerò un incontro seminariale dedicato ai funzionari dei Comuni con lo scopo di spiegare concretamente come muoversi». Con informazioni pure in relazione al monitoraggio previsto a carico del Gruppo Interforze.
LA CATEGORIA
Anche Confcommercio fa parte della squadra che ieri ha sottoscritto l'impegno per rinforzare la sinergia. A garantire che gli iscritti ad Ascom di Belluno saranno messi a parte dell'Intesa per la legalità, lo sviluppo del settore ricettivo-alberghiero e nelle attività economico-commerciali e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale c'era il presidente, Paolo Doglioni. «Noi rappresentiamo un punto di osservazione, un sistema che permette il dialogo con albergatori, commercianti, negozianti. E la nostra osservazione è importante nell'ottica della prevenzione». Effettivamente l'associazione ha dalla sua la forza della capillarità: «Per questo ci porremo semplicemente con il ruolo di campanello d'allarme». Un campanello che si spera non debba suonare mai. Doglioni, infine, ha dato la sua visione ottimistica a proposito di un possibile inserimento della malavita nel tessuto imprenditoriale della provincia: «Fortunatamente qui a Belluno partiamo da una situazione di base che è migliore rispetto a quella di molte altre zone d'Italia».
D.D.D.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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