Protezione civile all'avanguardia: sale operative iper tecnologiche

Mercoledì 12 Maggio 2021
Protezione civile all'avanguardia: sale operative iper tecnologiche
SICUREZZA
BELLUNO L'obiettivo del nuovo Centro coordinamento soccorsi è sempre più vicino: è pronta la bozza di accordo istituzionale. Intanto lunedì il nuovo prefetto di Belluno, Mariano Savastano, è stato in sopralluogo sia in zona aeoroporto, alla sala operativa emergenze all'interno delle pertinenze dell'Arma dei carabinieri, sia al nuovo comando dei vigili del fuoco dove presto troverà posto anche il nuovo futuro Centro coordinamento soccorsi (Ccs). Savastano fin dall'insediamento a Belluno aveva stabilito tra le priorità proprio la conclusione dell'iter progettuale della nuova struttura, chiamata a raccogliere il coordinamento delle emergenze.
IL CENTRO
Il progetto preliminare è stato già predisposto e individua l'area di futura costruzione in una delle palazzine dell'ex caserma Toigo, in via Col da Ren. Secondo le carte progettuali, l'edificio verrà demolito e ricostruito ex novo. La nuova palazzina del Ccs si affaccerà proprio sulla strada comunale da un lato e sulla piazza d'armi della caserma dei vigili del fuoco dall'altra. Le sale di gestione operativa saranno dotate di tutti gli strumenti necessari, anche quelli per le riunioni a distanza. Strumenti che in parte sono già stati acquistati dalla Provincia, grazie al contributo offerto da Cariverona a seguito della tempesta Vaia, e oggi si trovano nel Ccs in zona aeroporto.
LA TEMPISTICA
Per velocizzare i tempi e chiudere l'iter, è stata predisposta una bozza di accordo da condividere con tutti gli enti e i soggetti coinvolti: Dipartimento della Protezione Civile, Prefettura, Direzione interregionale dei Vigili del Fuoco, Provincia, Regione del Veneto - Struttura commissariale per il superamento dell'emergenza Vaia, Agenzia del Demanio. «L'obiettivo è avviare la progettazione definitiva entro l'anno e avere uno strumento pienamente operativo per le Olimpiadi, nella speranza di non dover gestire emergenze di altro tipo, come quelle che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi anni, da Vaia alle nevicate eccezionali - spiega il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Massimo Bortoluzzi -. Sarà una struttura in stretto collegamento con il comando provinciale dei vigili del fuoco e con ingresso separato per gli altri attori della gestione delle criticità, in modo da evitare sovrapposizioni, garantendo però quella sinergia che è fondamentale nei momenti critici. La nostra idea è di farne una struttura all'avanguardia grazie alla forte collaborazione istituzionale che caratterizza il nostro territorio. Ringraziamo i carabinieri per averci ospitati finora nella loro sede in zona aeroporto: se abbiamo potuto evitare situazioni ancora più critiche nelle ultime emergenze è anche grazie al loro spirito di servizio e alla loro sempre pronta collaborazione. È per questo che valuteremo di mantenere comunque un appoggio logistico nei pressi della aviosuperficie, che è fondamentale per poter gestire alcuni tipi di interventi».
L'ATTENZIONE
«Grazie anche al prefetto, che ha subito preso a cuore la questione Ccs - ha sottolineato Bortoluzzi -. In un territorio fragile e soggetto a rischio idrogeologico e ambientale come il nostro, è fondamentale avere a disposizione una struttura di questo tipo». Soddisfazione è stata espressa anche dallo stesso prefetto. «In questi miei primi giorni a Belluno ho potuto constatare l'efficienza e l'operatività di tutte le componenti del sistema provinciale di protezione civile, rafforzata dal costante raccordo collaborativo con la Regione Veneto ha dichiarato con soddisfazione -. La realizzazione della nuova sala operativa, frutto di questa sinergia istituzionale, consentirà una risposta alle eventuali emergenze ancora più performante, a tutela della comunità e del territorio bellunese».
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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