Ponte di Levego: via al progetto, rebus sul cantiere

Mercoledì 25 Novembre 2020
OPERE PUBBLICHE
BELLUNO Palazzo Rosso non ha dimenticato il ponte di Levego: è stato affidato l'incarico per il progetto definitivo esecutivo. A occuparsene sarà l'ingegnere Antonio Tenani, iscritto all'Ordine degli ingegneri della provincia di Belluno, che ha presentato un'offerta economica di poco più di 19 mila euro. L'assessore ai lavori pubblici si dice soddisfatto per il passo in avanti compiuto, ma mette le mani avanti perché, per ora, si parla solo di in un progetto. «Certo, con questo in mano potremo poi sperare di accedere a fondi e contributi ad hoc spiega -, questo è il nostro modus operandi: farci trovare pronti quando si presenta l'opportunità di partecipare a bandi e ottenere finanziamenti. Per questo, al momento, non so dire quando potrebbe partire il cantiere».
Il piccolo ponte sul Reggiù è chiuso dall'agosto del 2018 quando, in seguito al crollo del ponte Morandi, anche l'amministrazione di Belluno avviò verifiche sui propri manufatti e decise infine di vietarlo al traffico per ragioni di sicurezza. Dopo lo studio effettuato dai tecnici incaricati dal Comune, che hanno fotografato lo stato della struttura definendola non sicura e in stato di avanzato e continuo degrado e sulla base di questo hanno formulato tre diverse ipotesi di intervento, oggi Palazzo Rosso si affida ad un nuovo professionista perché rediga il progetto per il risanamento definitivo. Il cantiere vero e proprio di sistemazione costerà all'incirca 160mila euro, mentre per la progettazione erano stati previsti nell'ultima variazione di bilancio 25mila euro, ottenuti con il decreto ministeriale del 31 agosto 2020. L'unica richiesta a fronte dell'elargizione del contributo, però, era quella di affidare la progettazione entro tre mesi da quella data. Poiché l'Area Manutenzioni e Protezione Civile di Palazzo Rosso hanno difficoltà nel rispettare i tempi della programmazione per carenza di personale tecnico, già impegnato in altri fronti e nella direzione di altri lavori e poiché, di fatto, mancano nella struttura comunale figure abilitate al coordinamento della sicurezza, l'incarico è stato di necessità affidato ad un professionista esterno. L'intervento mirerà al consolidamento strutturale del ponte, per adeguarlo al transito dei carichi stradali previsti dalla normativa vigente. Insomma, almeno fino al prossimo anno il ponte continuerà a non essere praticabile e gli automobilisti che scendono da Castion lungo la Costa dovranno continuare a immettersi nella strada principale con la via in uso ora, in un punto di scarsa visibilità e dunque poco sicuro.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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