PALAZZO ROSSO
BELLUNO Bocciato l'ordine del giorno per la tutela delle imprese

Domenica 25 Febbraio 2018
PALAZZO ROSSO
BELLUNO Bocciato l'ordine del giorno per la tutela delle imprese edili del territorio. La maggioranza di Palazzo Rosso lancia però la sua controproposta: un gruppo di lavoro per delineare, una volta per tutte, le linee guida per le prossime gare d'appalto aperto anche ad industriali e artigiani. Insomma, il testo presentato venerdì in municipio dai consiglieri di opposizione Franco Roccon e Raffaele Addamiano non ha ottenuto il via libera dell'assemblea, ma l'intenzione di tenere alta l'attenzione sul tema lavori pubblici e tutela delle imprese locali c'è. «Tutta la maggioranza condivide l'obiettivo spiega Ida Bortoluzzi presidente della commissione urbanistica -, ma la forma con cui è stata presentata dai colleghi non andava bene e nemmeno la sostanza. Vorrei quindi creare un gruppo di lavoro che, nel pieno rispetto delle legge, delinei le linee guida per l'organizzazione delle gare d'appalto. Queste indicazioni saranno poi trasmesse dal Consiglio alla giunta, dovrebbero entrare a far parte degli obiettivi annuali e diventare patrimonio dell'ufficio gare del Comune. Insomma, teniamo fermo lo scopo ma ci arriveremo attraverso un percorso diverso». Nell'iter è previsto anche il confezionamento di un elenco di ditte con i requisiti necessari a partecipare alle gare, per il quale si chiederà l'aiuto della Provincia che ha già una lista simile negli uffici.
IL COMMENTO
Il consigliere Roccon, tuttavia, non l'ha presa bene. «Pare non interessi nulla delle imprese bellunesi commenta il capogruppo di Civiltà Bellunese -, ma io non mollo. Tornerò alla carica su questa questione e mi auguro intervengano anche gli industriali e gli artigiani della provincia». L'ordine del giorno guardava dritto dritto ai cantieri dei progetti del Piano di rigenerazione urbana. Per l'affidamento dei lavori, infatti, l'amministrazione ha deciso di affidarsi alla Provincia di Vicenza, stazione appaltante con esperienza nell'organizzazione di gare di un certo rilievo e per le quali si richiedono tempi rapidi. Si parla di 5 milioni 100 per la ristrutturazione delle vecchie elementari Gabelli e di 2 milioni per l'ammodernamento di Palazzo Crepadona, futura mediateca delle Dolomiti, per fare qualche esempio. Il timore di Roccon e di Addamiano è quello di vedere tutte le opere appaltate a ditte non locali e che alle imprese bellunesi restino solo le briciole, o forse nemmeno quelle. Con la proposta di Bortoluzzi, tuttavia, i consiglieri hanno dichiarato di volersi far carico della questione e lo stesso sindaco Jacopo Massaro, in sede di riunione di Consiglio, ha assicurato la presenza di membri del Comune di Belluno nella commissione giudicatrice.
Alessia Trentin
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