«Noi unici abitanti a Corlo dimenticati dal Comune»

Domenica 15 Settembre 2019
ARSIÈ
La borgata Corlo al di là della diga idroelettrica dell'omonimo lago conta due residenti, Sergio Brandalise, nato in paese e la moglie Katja Radeva, nata in Bulgaria; anche lei ha acquistato una casa nel piccolo borgo. «La strada in inverno -spiegano- viene tenuta sgombra dalla neve dai mezzi del Comune di Arsié; molti edifici sono stati restaurati e sono seconde case i cui proprietari pagano l'imu, oltre a tutte le altre tasse previste. Peccato che durante il resto dell'anno la pulizia della strada sia assolutamente inesistente: nessun mezzo da Arsié, nè dal limitrofo Val Brenta. Corlo fa parte dei borghi turistici del ago omonimo e dovrebbe essere interesse di tutti la pulizia delle strade, soprattutto dei cigli invasi dalle erbacce. Le strade sono strette ed è difficile dall'auto capire dove finisce il fondo stradale. Quando due macchine s'incrociano è un guaio, questo anche salendo dalla diga».
Non va meglio dal punto di vista dell'immagine: «All'entrata del paese una miserabile tabella indica il nome del borgo, sembra fatta nel medioevo. Altro che turismo».
Verso il centro vicinio alla casa che è stata appena comperata da Katja c'è una fontana che abbellisce il contesto; ma la strada è dissestata e raggiungerla è un problema .
«Noi non vogliamo essere lamentosi. In estate il paese si riempie e c'è movimento. Ci facciamo interpreti di tutti i proprietari, che vengono a Corlo anche se solo per due settimane, ma il Comune non ci dimentichi».
Valerio Bertolio
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