Neve record e gelo: «Un aprile così non si vedeva dal 2003»

Mercoledì 14 Aprile 2021
PAZZO METEO
BELLUNO Caduti fino a 35 centimetri di neve fresca in questa coda di inverno. Questi i dati Arpav relativi alla neve fresca al suolo nelle ultime 24 ore, diffusi ieri mattina: 35 centimetri di neve fresca a Ra Vales (Cortina metri 2615), 30 cm a Passo Falzarego (1988 metri), 26 cm a Sappada (1220 m), 25 cm a Casera Coltrondo (1960 m). Solo 9 cm ad Auronzo (860m) e 3 cm Cortina (1265 m). E ancora 35 centimetri a Col dei Baldi tra Zoldo ed Alleghe (m 1900), 22 cm ad Arabba (1630 metri). Grande nevicata anche sul Colle dei Bellunesi: 32 cm a Faverghera (Nevegal 1605m). In Pian Cansiglio 16 cm (mille metri circa). Tanta neve sui rilievi del Feltrino: 30 cm sul Monte Grappa (1540m). E neve record a Zoppè di Cadore, con oltre 20 centimetri. D'altronde la perturbazione era stata annunciata e la Regione aveva diffuso un'allerta che si concluderà oggi.
LE PREVISIONI
«Dopo il passaggio della perturbazione di stampo autunnale che da domenica 11 sta interessando la regione - spiega Arpav - con precipitazioni estese e persistenti e quantitativi anche abbondanti, da mercoledì 14 il tempo tenderà a ritornare più stabile e soleggiato ma ancora condizionato da masse d'aria piuttosto fredde che manterranno per gran parte della settimana temperature ben sotto la norma del periodo. In pianura non sono previste intense gelate paragonabili a quelle registrate il 7 e 8 aprile ma le temperature minime tra mercoledì e venerdì potranno raggiungere valori molto prossimi allo zero o di poco superiori su gran parte della pianura e diffusamente sottozero sulle zone montane».
LA STAGIONE
Tra marzo e aprile non sono mancate le brusche discese della colonnina di mercurio. Emerge dall'analisi fatta da Arpav, diffusa ieri in una nota: «Tra la fine della seconda e l'inizio della terza decade di marzo un lungo periodo freddo ha comportato frequenti gelate, più intense a fine periodo. Le temperature minime registrate in questo periodo sono molto inferiori alla media ma non tali da superare i record del 1998 e del 1987 per alcune stazioni montane già attive in quell'anno». «Ad inizio aprile- proseue Arpav - una nuova irruzione fredda porta diffuse gelate nelle giornate del 7 e dell'8 aprile. I precedenti record di freddo risalgono, per lo stesso periodo di aprile, al 2003. Ma quest'anno, oltre alla rilevanza delle diverse fasi, è da notare la ravvicinata alternanza di periodi molto caldi e molto freddi e proprio questa alternanza è responsabile di diffusi danni ad alcune colture». (Fe.Fa.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci