Leone da tastiera nel caso di Maicol: ora deve pagare

Venerdì 1 Novembre 2019
Leone da tastiera nel caso di Maicol: ora deve pagare
BORGO VALBELLUNA
Offese il dentista imputato per stalking alla giovane morta nella pagina social in memoria di Maicol Zanella: ora il Leone da tastiera dovrà effettuare dei lavori di pubblica utilità per scontare la pena. Il giudice non ha inoltre ritenuto congruo il risarcimento di 500 euro, proposto dall'autore del post, che dovrà alzare la cifra. Il protagonista è Elvis Ferraresso, 40enne nato a Venezia, residente a Feltre, finito alla sbarra per diffamazione aggravata a mezzo di Facebook. Scrisse quelle parole finite sotto accusa il 25 marzo 2017. «Brancarlo sot casa e cargarlo de legnade. Maledetto», si leggeva a commento del nome di Carpene.
IL CASO
La 22enne originaria di Quero trovata morta nella sua abitazione di Lentiai il 26 gennaio 2016, venne stroncata da una patologia congenita al cuore. Dopo il decesso partì un'indagine per stalking a carico del suo datore di lavoro Renato Carpene, 53 anni, di Sedico, con studio odontotecnico a Trichiana e l'uomo è attualmente sotto processo. È imputato con Claudio Pietrobon, accusato dell'esplosione dei 3 colpi di arma da fuoco contro un'auto a Villa di Villa, nella notte del 29 dicembre 2014. Tutto sarebbe collegato a Maicol, secondo l'ipotesi d'accusa. La vicenda è molto ingarbugliata e nebulosa e si sta dipanando in aula, nel processo che procederà il 3 dicembre prossimo. Forse proprio questi incroci di indagini potrebbero aver spinto Ferraresso a scagliarsi contro Carpene, nella pagina per Maicol, anche se è stato sottolineato più volte, e è emerso anche in aula, che la morte della ragazza è avvenuta per la patologia al cuore: insomma non sarebbe collegata allo stress che poteva aver subìto per il presunto stalking.
IL PROCESSO
Ferraresso alla scorsa udienza si era presentato con 500 euro di risarcimento, per ottenere il ritiro della querela da parte del dentista. Una somma non ritenuta congrua dal giudice Coniglio. Carpene, tramite i difensori Monica Barzon e Mauro Gasperin, aveva chiesto un risarcimento di 5mila euro. Ieri mattina l'avvocato della difesa Ferraresso, Ferdinando Coppa, ha presentato la ricevuta del percorso iniziato per la messa alla prova del 40enne. Ovvero lavori socialmente utili al termine dei quali Ferraresso estinguerà il reato. La difesa, con l'avvocato Barzon ha chiesto che il beneficio (introdotto dallo «svuota-carceri») sia vincolato al risarcimento del dentista e delle spese legali.
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