LA SENTENZA
BELLUNO Tre anni e quattro mesi di reclusione per essersi spacciato

Giovedì 11 Gennaio 2018
LA SENTENZA
BELLUNO Tre anni e quattro mesi di reclusione per essersi spacciato poliziotto senza averne i requisiti. Così si è pronunciato ieri mattina il giudice Domenico Riposati, in tribunale a Belluno, nei confronti di Roberto Dal Borgo. L'uomo, nato in città il 9 gennaio 1965 e qui residente in via Igino D'Incà, era difeso dall'avvocato Giorgio Gasperin. L'imputazione presentata fa riferimento al reato all'articolo 497 ter codice penale che prevede pene a chiunque illecitamente detiene segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione. Inoltre a chiunque illecitamente fabbrica o comunque forma gli oggetti e i documenti indicati precedentemente, ovvero illecitamente ne fa uso. Nel particolare Dal Borgo era accusato di avere illecitamente detenuto un berretto con fregio distintivo dell'aquila con le ali spiegate sormontata da corona turrita con le lettere R.I. in uso alla Polizia di Stato. Il fatto risale al dicembre 2013 (recidivo reiterato specifico infraquinquennale). Da qui la richiesta del pubblico ministero Sandra Rossi al giudice una condanna a tre anni di reclusione. Proposta che Domenico Riposati ha accolto aggiungendoci pure quattro mesi.
Dal Borgo è figura nota in provincia. Tra le varie occasioni per balzare agli onori della cronaca l'ultima è stata, lo scorso settembre, l'accusa di essere un grossista di droga della Valbelluna (i compari che hanno scelto il rito abbreviato si sono visti assegnare un totale di 12 anni di condanne: Besjan Jella, 32enne albanese di Gaiarine, prese 6 anni e 4 mesi, il connazionale Fredjan Turja, 27enne di Brugnera (Pn), venne condannato a 6 anni). Dal Borgo affronterà invece il processo ordinario il bellunese (sempre con l'avvocato Giorgio Gasperin). Ma entrando nel dettaglio del suo casellario giudiziario si trovano altre ipotesi di reato, a volte con condanna relativa: furto, rapina, giro di soldi falsi. E ora, per Dal Borgo, questa nuova pesante condanna.
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