L'ALTRA FRONTIERA
BELLUNO La frontiera dei 5G divide i Comuni del Bellunese.

Mercoledì 24 Giugno 2020
L'ALTRA FRONTIERA
BELLUNO La frontiera dei 5G divide i Comuni del Bellunese. Se a Cortina d'Ampezzo l'amministrazione non è contraria alla tecnologia 5G, non si può dire lo stesso di Feltre e Belluno. Tiepido il pensiero di Limana, che aspetta l'evolversi della situazione. A Longarone se ne parlerà nelle prossime settimane. Un comune denominatore di tutte le amministrazioni, ad ogni modo, rimane prima di tutto, la tutela della salute.
L'ARPAV CI TUTELA
Gianpietro Ghedina, sindaco Cortina d'Ampezzo fa sapere che, «come principio generale, il comune di Cortina non è contrario alla tecnologia 5G, ci sentiamo tutelati da Arpav, ente autorizzativo per il controllo delle onde elettromagnetiche. L'Italia, tra l'altro, ha parametri molte più bassi, rispetto ad altri paesi. All'interno del piano urbanistico stiamo lavorando per inserire un piano antenne, che ci permetta sia attuare una previsione delle antenne sia, in prospettiva, programmarne altre. I Comuni sono responsabili sotto il profilo paesaggistico su questa questione, mentre a livello sanitario ci si deve rivolgere all'Arpav continua il sindaco Ghedina -. Il piano antenne ci serve proprio per controllare l'impatto ambientale. I vantaggi sono molto evidenti, è ovvio che il nostro atteggiamento sarà quello di controllo, non sottovalutiamo la situazione. Ho fatto di recente un seminario con il dipartimento di Verona sui 5G, è emerso che sia Uls che Arpav Veneto stanno facendo controlli puntuali».
VINCOLI AL GESTORE
A Feltre, il Comune si è espresso a seguito di una richiesta specifica di Wind che voleva installare un'antenna in zona industriale a Villapaiera. La vicenda è stata affrontata in Commissione e anche in consiglio comunale. Con una delibera è stato cambiato il regolamento edilizio e quello specifico sulle antenne. In pratica ora si dice che un ente gestore, prima di modificare la tecnologia deve chiedere un'autorizzazione al Comune, impedendo quindi la possibilità di installare in autonomia antenne potenti; il Comune lo deve sapere, a tutela della salute dei cittadini.
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
Il Comune di Belluno, in merito alla nuova frontiera del 5G, adotta il principio di precauzione: «C'è un grande dibattito scientifico attorno a questo nuovo sistema afferma l'assessore all'Ambiente, Alberto Simiele - e le caratteristiche stesse delle infrastrutture e delle onde sono una novità, tanto che c'è la necessità di nuovi strumenti per poterne misurare i parametri. Adottare un principio di precauzione non significa demonizzare o escludere a priori le tecnologie, ma avere un approccio che approfondisca le varie tematiche».
STUDI IN EVOLUZIONE
L'assessore ribadisce: «Questo è un tema ancora molto dibattuto da tecnici e scienziati, non abbiamo emanato ordinanze e continuiamo a seguire con interesse l'evoluzione degli studi, senza dimenticare che lo scorso novembre il consiglio comunale si era espresso con un ordine del giorno proprio su questo tema. Vista la complessità della questione, poi, ritengo che su questo tema i sindaci o gli assessori comunali dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter assumere decisioni ponderate e consapevoli; viceversa, sarebbe più opportuna una chiara linea dettata direttamente dal Governo nazionale».
ONDE ELETTROMAGNETICHE
A fine aprile è stato approvato anche a Limana l'ordine del giorno relativo all'esposizione delle onde elettromagnetiche usate dalla tecnologia 5G. Il documento, preparato dalla capogruppo di maggioranza Tiziana Roncada (medico) e dal vicesindaco Edi Fontana, propone «di impegnarsi, a tutti i livelli, per evitare l'installazione nel proprio territorio di impianti ritenuti non sicuri o potenzialmente nocivi nonché a sostenere le azioni che la comunità riterrà utili attivare per la tutela della salute e per la salvaguardia dell'ambiente e del territorio».
Fe.Fa.
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