IN PRIMA LINEA
BELLUNO Dodici uscite in media al giorno nell'ultimo anno, interventi

Venerdì 4 Dicembre 2020
IN PRIMA LINEA
BELLUNO Dodici uscite in media al giorno nell'ultimo anno, interventi leggermente in calo rispetto al 2019 a causa del lockdown, ma trend in continua crescita per i soccorsi relativi ai danni d'acqua e le avverse condizioni meteo. Questi i numeri di un anno di lavoro dei vigili del fuoco, sempre in prima linea, che oggi celebrano la loro Santa Patrona, Santa Barbara (protettrice di coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa). Le celebrazioni inizieranno alle 09.30, nella Sede del vecchio Comando in via Gregorio XVI^ con una deposizione di una corona d'alloro al monumento in onore dei vigili del fuoco. Poi la messa alla cattedrale di Belluno presieduta dal vescovo Renato Marangoni. Saranno parcheggiati due automezzi in piazza del Duomo di fronte al palazzo della Prefettura.
LA FOTOGRAFIA
Dal 1° novembre 2019 al 30 ottobre 2020 sono stati 4351 gli interventi dei pompieri in totale (12 in media ogni singolo giorno). Sono i leggero calo (-9,47%) rispetto all'anno precedente quando furono 4806, ma in realtà tenendo conto dei 3 mesi di lockdown, si tratta di un dato in linea con gli ultimi anni. Ad eccezione ovviamente dell'anno di Vaia quando si superò quota 7mila. L'eredità di quel disastro però c'è ancora oggi: ecco perché sono in continua crescita le uscite per dissesti, allagamenti e altro.
I DATI
I pompieri in questi ultimi 12 mesi sono usciti per spegnere incendi ben 498 volte (472 l'anno precedente), sono intervenuti in 345 incidenti stradali (687 l'anno prima) e hanno prestato aiuto in 243 frane, crolli e dissesti idrogeologici. Tra straripamenti, allagamenti, prosciugamenti e rifornimento idrico i pompieri si sono mossi 345 volte (307 l'anno precedente). Ma la vera emergenza sono le 420 uscite, in media più di una al giorno per avverse condizioni meteo: è l'eredità di Vaia. Poi si contano ben 863 gli interventi di diversa natura (insetti nocivi, aperture porte, taglio di piante e assistenza generica), 504 le operazioni di salvataggio o ricerca persona e, talvolta, di recupero della salma. In 213 casi sono usciti per salvataggi di animali, le avverse condizioni meteo hanno generato 420 interventi, 23 le attività di polizia giudiziaria. E sono molte altre le voci minori, per un totale di 4351 missioni svolte dal comando di Belluno, dalle sedi di Agordo, Cortina d'Ampezzo, Feltre, Pieve di Cadore, Santo Stefano di Cadore e dalle sedi dei distaccamenti volontari. Impegnative anche le attività relative ai servizi di prevenzione incendi, di vigilanze. In quest'anno è stata siglata la convenzione per il master universitario di 1° livello in prevenzione ed emergenza in territorio montano.
IL MESSAGGIO
Il nuovo comandante, l'ingegnere Antonio Del Gallo, prenderà servizio dal 14 dicembre. Da fine giugno al comando, il reggente Loris Munaro. «È stato un grande piacere ritornare in questa splendida realtà - ha detto nel suo messaggio - anche se in un periodo dove questo mostro di pandemia ancora ci colpisce nel fisico e nella mente. È difficile non ammettere di rivivere, con un pizzico di nostalgia, il periodo trascorso qui come Comandante e che mi ha stimolato nel proseguo dei miei incarichi. Ora è tutto più impegnativo, il Comando di Belluno ha una nuova sede, splendida realtà». E poi: «Gestire un Comando come questo vuol dire rappresentare un riferimento di prestigio e riconoscere che il Corpo dei Vigili del fuoco ha del personale che con sacrificio e spirito di abnegazione garantisce al cittadino un soccorso efficiente ed efficace. Anche se questo 2020 è stato terribile per una nuova vita che non era mai stata vissuta prima, si è riusciti in maniera compatta a continuare il nostro servizio pur tra le difficoltà incontrate nel nuovo vivere in caserma e nei rapporti sociali distanziati nella vita privata».
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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