Il Papa in Veneto? «Lo aspettiamo in visita al Vajont»

giovedì 15 marzo 2018
LONGARONE
«Il Papa in Veneto nel 2019? Sarebbe bello che potesse dedicare alcuni minuti della sua visita alle comunità del Vajont, con un passaggio al cimitero delle vittime». L'auspicio arriva dal sindaco di Longarone, Roberto Padrin, dopo l'annuncio del segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin.
IL PRECEDENTE
In occasione del recente intervento a Venezia, infatti, il cardinale ha sottolineato come papa Bergoglio abbia dimostrato «subito grande interesse e disponibilità a venire nel Veneto. Non sarà quest'anno, nel 2018: quindi l'appuntamento, sarà per l'anno prossimo». E, per il primo cittadino della comunità colpita dalla tragedia del 9 ottobre '63, il momento è ideale per riannodare il filo di un discorso già avviato: «Rinnovo in questo contesto l'invito a raggiungere il nostro territorio, all'interno della visita a Venezia. Per ciò che rappresenta la figura del Papa, un suo arrivo sarebbe un gesto di straordinario significato per le comunità del Vajont». Lo stesso Padrin, in occasione del 54. anniversario del disastro, si era già soffermato sulla possibile visita del pontefice: «Esattamente 30 anni fa, San Giovanni Paolo II venne a visitare il cimitero, trattenendosi a pregare per le vittime. È ancora molto vivo il ricordo dell'immagine che lo vedeva camminare, solo, per le vie del camposanto, soffermandosi sulle tombe, lasciando un segno indelebile di vicinanza e speranza per tutti». In ottobre ricorrerà il 55. anniversario.
L'IPOTESI
Ma, per un possibile approdo di papa Bergoglio, sarà necessario attendere il 2019: «La nostra speranza è che il Papa possa veramente offrire il suo abbraccio in un'ideale comunione con i superstiti e i sopravvissuti, che da sempre soffrono il distacco violento e assassino dei loro cari. Il primo pensiero va sempre a queste persone sacrificate della loro vita per gli interessi di pochi. E, nel loro segno, le nostre comunità portano la croce della colpa per non aver saputo intuire un destino giocato sui valori fondamentali dell'umanità. Traditi da uomini privi di scrupoli e alla ricerca spasmodica, irresponsabile del profitto». Ma a Longarone, Vajont ed Erto e Casso nessuno dimentica. E ora l'ideale testimone passa alle nuove generazioni, affinché si facciano carico di portare a chiunque il messaggio del Vajont. In questo senso, la parola di papa Francesco sarebbe fondamentale.
Marco D'Incà
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