IL FURTO
BELLUNO Sono saliti dalla scala di emergenza e, arrivati davanti allo

Martedì 4 Agosto 2020
IL FURTO
BELLUNO Sono saliti dalla scala di emergenza e, arrivati davanti allo stabile, hanno rotto la finestra e sono entrati. I ladri entrati lo scorso fine settimana nell'agenzia di pratiche auto Asia Veneto in via Tomea a Belluno hanno portato via con sé un bottino da 1500 euro. Poteva essere di più. È stato ottenuto scassinando la cassaforte. La scoperta è avvenuta ieri mattina quando la responsabile dell'agenzia, Sara Zanchetta, ha aperto la porta dell'ufficio. È bastato uno sguardo al locale per capire cosa fosse successo. Da lì la chiamata alla responsabile e, poi, ai carabinieri. I ladri sono ignoti, sì, ma forse non per molto. La furbata di raggiungere l'interno dell'ufficio sfondando la finestra potrebbero pagarla cara perchè una vicina telecamera inquadra proprio la scala di emergenza utilizzata dai malviventi la cui identità, quindi potrebbe essere rivelata dalle immagini registrate. Il sentore, dopo riflessioni, è che si tratti di qualcuno che in agenzia c'era passato, da cliente, nelle settimane precedenti. «Sabato abbiamo chiuso, come sempre, alle 12.30 racconta Zanchetta, scossa per l'accaduta e ieri mattina ho trovato la sorpresa. Finesta sfondata, cassaforte fozata, tutti i contanti sotratti e ufficio letteralmente all'aria». Tablet e pc erano al loro posto, così come i soldi. I ladri hanno portato via solo banconote e, per farlo, hanno strappato una ad una tutte le buste chiuse presenti sulle scrivanie con la speranza di trovarci all'interno soldi. Forse delusi hanno quindi rivolto l'attenzione alla ricerca di una cassaforte che, forzata nella serratura, sono riusciti ad aprire. Dentro hanno trovato i contanti prelevati per avere la liquidità necessaria a dare i resti e i soldi raccolti dalle pratiche per i clienti. L'idea, oggi, è che chi si è intrufolato conoscesse bene l'agenzia. «Ci siamo trasferiti da poco e non abbiamo fatto pubblicità sulla nuova sede spiega Zanchetta -, ci troviamo al piano superiore dello stabile dove c'è la pizzeria Officine, non visibili dalla strada quindi. Abbiamo aperto qui il 17 febbraio, dopo 15 giorni è entrato in vigore il lockdown perciò abbiamo iniziato con lo smart working. Siamo tornati in ufficio a fine aprile. Al giorno accogliamo una quindicina di persone, non è da escludere che si sia trattato di qualcuno che avevamo già visto». Non c'era ancora stato il tempo per installare l'allarme né per spostare il servizio di vigilanza notturna, presente nella precedente sede. (A.Tr.)
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