I pescatori feltrini eleggono Zatta nuovo presidente

Lunedì 20 Gennaio 2020
FELTRE
Denis Zatta subentra a Mattia Paoluzzi alla guida del Bacino 10 acque feltrine. Ieri mattina si è tenuta l'annuale assemblea dei soci dell'associazione pescatori che ha avuto come punto più importante all'ordine del giorno l'elezione del presidente e del nuovo consiglio direttivo. Sono stati 95 gli elettori che hanno espresso la loro opinione attraverso le urne scegliendo il nome di Denis Zatta per il prossimo futuro della pesca feltrina. Questa la parte principale della riunione che ha toccato, come sempre accade, svariati temi più o meno incandescenti.
IL DIRETTIVO
Ad aprire l'assemblea il rito del discorso di chiusura del mandato pronunciato da Mattia Paoluzzi, presidente uscente, che ha fatto il riassunto delle attività svolte. «Ora tocca a me - commenta il nuovo presidente, Denis Zatta - portare avanti questo compito. Mattia Paoluzzi è stato un buonissimo presidente capace di mediare con tutti e di muoversi bene attraverso le difficoltà che questa carica comporta. In questo impegno sarò accompagnato da un consiglio direttivo che saprà darmi un mano importante». I nomi dei consiglieri sono: Nicola Donadini, Antonio Gallon, Gianni Marsango, Gianni Tonin, Mario Tonin, Gianvittore Turrin, Andrea Vanzin, Moreno Zanesco. Questi i revisori dei conti: Gianni Cecchin, Federico Dalla Lana, Piergiorgio Vispi. Di seguito i provibiri: Denis Cadorin, Fabio Piazza, Denis Perer.
LE REGOLE
Sul tavolo sono state poi poste svariate questioni che hanno spaziato dai problemi derivati da Vaia fino al futuro del bacino passando per il nuovo bando di concessione, ma forse il punto che interessa di più ai 695 soci del Bacino 10 è il nuovo regolamento regionale che poteva cambiare quasi totalmente il metodo di pesca nelle acque feltrine. «Il nuovo regolamento regionale - spiega Zatta - entrato in vigore a ottobre 2019 imponeva che nelle zone trofeo (aree, in provincia di Belluno presenti solo nel Bacino 10, con un limite annuo di 10 catture di almeno 60 centimetri) si potesse pescare solo con esche artificiali escludendo di fatto la maggioranza dei soci feltrini. Siamo riusciti, assieme ai funzionari dell'Ufficio caccia e pesca provinciale, a trovare un deroga che ha permesso di cambiare la destinazione di queste aree (buona parte del Bacino 10)».
I DATI
Numeri importanti anche rilasci. Fario: 200 mila avanotti, 20 mila trotelle e 18 quintali di materiale adulto. Marmorata: 20 mila uova, 27 mila trotelle. Temoli: 2 mila. Iridea: 10 mila trotelle nel Brentella, 12 quintali nel Piave.
Daniele Mammani
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