IL CASO
BELLUNO Ecosportello solo su appuntamento: «È questo il servizio che garantisce Bellunum?». Franco Roccon, consigliere comunale di Civiltà Bellunese Liga veneta Repubblica denuncia la situazione e fa sapere che presenterà una domanda di attualità al prossimo consiglio comunale. «Parliamo di un servizio pubblico, su un tema delicato come quello dei rifiuti - dice -, e i cittadini devono avere l'opportunità di arrivare allo sportello e di parlare con un operatore». A causa della pandemia e lockdown le regole erano cambiate. Si legge nel sito: «Contatta l'ecosportello al numero verde gratuito 800 284 482». Ma chi si cimenta a chiamare quel numero «deve armarsi di pazienza spiega Roccon le attese sono lunghe e molto spesso ricevo segnalazioni di persone anziane che hanno serie difficoltà a relazionarsi con gli operatori», perché magari devono maneggiare le bollette, vengono richiesti codici o altro. «Che servizio stiamo dando?», chiede il consigliere. «Con tutta la confusione che, tra l'altro, è stata generata sui rifiuti, ovvero si sta dando operatività ad un bacino unico, ma al contempo si perde un servizio importante su Belluno (la comunicazione), che è il comune di maggior rilievo e, proprio qui, si perdono per strada le condizioni basilari con utenza. Certo prosegue Franco Roccon anche a Sedico ho sentito che ci sono problemi, ma che senso ha impostare uno sportello in cui si dice di telefonare dalle 10.30 alle 13, e poi eventualmente ti fissano un appuntamento? Questo dell'ecosportello dovrebbe essere un aiuto all'utenza, invece l'iter è troppo macchinoso. L'utenza si sente abbandonata oppure, viene da pensare, è una precisa volontà di tenere l'utenza fuori». Infine una considerazione più politica: «Caro amministratore unico, invece di pensare ad aprire la base societaria, cerca di implementare i servizi, le attività, lo sportello aperto. O solamente applica il buon senso». (Fe.Fa.)
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© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Ecosportello solo su appuntamento: «È questo il servizio che garantisce Bellunum?». Franco Roccon, consigliere comunale di Civiltà Bellunese Liga veneta Repubblica denuncia la situazione e fa sapere che presenterà una domanda di attualità al prossimo consiglio comunale. «Parliamo di un servizio pubblico, su un tema delicato come quello dei rifiuti - dice -, e i cittadini devono avere l'opportunità di arrivare allo sportello e di parlare con un operatore». A causa della pandemia e lockdown le regole erano cambiate. Si legge nel sito: «Contatta l'ecosportello al numero verde gratuito 800 284 482». Ma chi si cimenta a chiamare quel numero «deve armarsi di pazienza spiega Roccon le attese sono lunghe e molto spesso ricevo segnalazioni di persone anziane che hanno serie difficoltà a relazionarsi con gli operatori», perché magari devono maneggiare le bollette, vengono richiesti codici o altro. «Che servizio stiamo dando?», chiede il consigliere. «Con tutta la confusione che, tra l'altro, è stata generata sui rifiuti, ovvero si sta dando operatività ad un bacino unico, ma al contempo si perde un servizio importante su Belluno (la comunicazione), che è il comune di maggior rilievo e, proprio qui, si perdono per strada le condizioni basilari con utenza. Certo prosegue Franco Roccon anche a Sedico ho sentito che ci sono problemi, ma che senso ha impostare uno sportello in cui si dice di telefonare dalle 10.30 alle 13, e poi eventualmente ti fissano un appuntamento? Questo dell'ecosportello dovrebbe essere un aiuto all'utenza, invece l'iter è troppo macchinoso. L'utenza si sente abbandonata oppure, viene da pensare, è una precisa volontà di tenere l'utenza fuori». Infine una considerazione più politica: «Caro amministratore unico, invece di pensare ad aprire la base societaria, cerca di implementare i servizi, le attività, lo sportello aperto. O solamente applica il buon senso». (Fe.Fa.)
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