Dall'uragano una fiera per le foreste: tutto già pronto

Martedì 12 Febbraio 2019
L'ANTICIPAZIONE
BELLUNO Le date ci sono, quelle del 14 e del 15 settembre. Anche il nome è stato deciso, semplice e chiaro: Fiera della foreste. Longarone Fiere sta lavorando ad una nuova creatura. Dopo l'uragano Vaia, con il territorio devastato con interi boschi pieni di tronchi a terra in attesa di essere rimossi e venduti, il polo fieristico della provincia guarda avanti e cuce rapporti internazionali. «Ci attendiamo sia il punto di arrivo di mesi e mesi di intense attività nei boschi del nostro territorio spiega il presidente, Gian Angelo Bellati , il momento in cui celebrare i risultati raggiunti». Il respiro sarà mondiale. Il programma sembra già definito. Sono previsti oltre quaranta eventi, di carattere formativo- informativo con ospiti da ogni Paese. Ci saranno associazioni di categoria e ordini professionali, aziende, istituzioni e rappresentanti della politica. «Stiamo attendendo risposte dal sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Franco Manzato spiega Bellati -, lo avremo con noi sabato all'inaugurazione di Ri-Costruire e in quell'occasione terrà un discorso. Vorrei venisse vista come la fiera della montagna, nata dopo l'uragano, ma che proseguirà anche negli anni a venire con una lunga vita». Si parlerà dell'evento di ottobre, è inevitabile, ma si guarderà anche al futuro della filiera del legno. Bellati, sulla questione, ha una sua idea precisa che intende presentare alla Regione: «Questa enorme quantità di legname non può essere immessa subito nel mercato, a mio parere deve trascorrere del tempo e la messa a disposizione deve essere graduale altrimenti crolla il prezzo e si creano immensi danni all'economia». Bellati pensa a grandi capannoni industriali abbandonati dove stoccare i tronchi, affinché non marciscano a contatto con le intemperie, così da conservarli al meglio in attesa della loro vendita. L'operazione dovrebbe avvenire subito, con il beneplacito della Regione, e per la fiera di settembre il percorso dovrebbe essere già bello che avviato. «I contributi promessi potrebbero servire a mettere al sicuro il legno conclude , in attesa di venderlo a prezzi più convenienti di quelli attuali e, così, ricavarne qualcosa».
Alessia Trentin
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