La paura dell'uomo di essere attaccato dal cielo da stormi di volatili è stata meravigliosamente rappresentata nel 1963 dal film di Alfred Hitchcook "Gli uccelli". Ma la fiction a volte si può trasformare in realtà, come è accaduto ieri per ben due volte in zona Stanga a Padova: alle 8.30 e nel tardo pomeriggio. Due donne sono finite nel mirino di un gruppo di cornacchie che si sono avventate su di loro. L'episodio più grave è avvenuto alle 8.30. Un'anziana residente nel complesso "Venezia", i dodici palazzi di proprietà dell'Inps racchiusi tra le vie Galliano, De Cristoforis e Martiri Giuliani e Dalmati, è stata oggetto delle "attenzioni" di un paio di cornacchie. I volatili sono scesi in picchiata puntando il capo dell'ex infermiera in pensione Laura Levorato. "Armati" di becco appuntito e artigli affilati, le hanno strappato i capelli e lacerato il cuoio capelluto. L'anziana, in preda al terrore ha iniziato a urlare. Una vicina di casa è subito accorsa ad aiutarla, mentre le due cornacchie si sono allontanate per raggiungere un loro nido posizionato tra i rami di un albero all'interno del giardino del complesso residenziale.
L'ex infermiera ha perso molto sangue, tanto che l'amica inquilina l'ha disinfettata con un po' di aceto e un po' di tintura di iodio tamponando le ferite con un asciugamano. Poi l'anziana, con il supporto morale di altri residenti, ha deciso di chiamare i vigili del fuoco e la guardia forestale.
L'anziana ha lo sguardo ancora sconvolto: «Sono uscita di casa alle 8.30 con il mio cane bassotto Carlotta - ricorda - e forse sono passata sotto a un nido di cornacchie. È stata una frazione di secondo e lo ho sentite beccarmi la testa e tirarmi i capelli. Gracchiavano e urlavano, non sapevo cosa fare e ho chiesto aiuto. Avevo il volto ricoperto di sangue». Nel complesso "Venezia" abitano 152 famiglie e tutti sono terrorizzati dalla presenza dei volatili. Passeggiare per il giardino è diventato un incubo, le mamme hanno paura anche per i loro figli.
«Adesso non ho più il coraggio di uscire di casa - ha proseguito l'anziana - Devo sempre osservare il cielo e sperare di non essere preda delle cornacchie. Ma in questa situazione non è possibile vivere. Non è la prima volta che ci attaccano - ha terminato Laura Levorato - oltre a me sono stati vittime delle cornacchie altri abitanti del complesso. Molti quando scendono di casa indossano il cappello o si portano la giacca sulla testa. Gli uccelli sono diventati almeno una trentina e sono molto aggressivi. Abbiamo paura. La Forestale ci ha detto che non sono uccelli protetti, per cui potrebbero essere abbattuti».
Dal primo pomeriggio di ieri gli inquilini del complesso "Venezia", si sono trasformati in cacciatori. L'attacco subito dalla pensionata li ha spaventati. Armati di rudimentali fionde e pistole ad aria compressa hanno tentato di allontanare le cornacchie, ma la battaglia è solo all'inizio. E ha registrato un nuovo punto a favore degli uccelli, che hanno aggredito un'altra residente, ferendola più leggermente.
© riproduzione riservata
L'ex infermiera ha perso molto sangue, tanto che l'amica inquilina l'ha disinfettata con un po' di aceto e un po' di tintura di iodio tamponando le ferite con un asciugamano. Poi l'anziana, con il supporto morale di altri residenti, ha deciso di chiamare i vigili del fuoco e la guardia forestale.
L'anziana ha lo sguardo ancora sconvolto: «Sono uscita di casa alle 8.30 con il mio cane bassotto Carlotta - ricorda - e forse sono passata sotto a un nido di cornacchie. È stata una frazione di secondo e lo ho sentite beccarmi la testa e tirarmi i capelli. Gracchiavano e urlavano, non sapevo cosa fare e ho chiesto aiuto. Avevo il volto ricoperto di sangue». Nel complesso "Venezia" abitano 152 famiglie e tutti sono terrorizzati dalla presenza dei volatili. Passeggiare per il giardino è diventato un incubo, le mamme hanno paura anche per i loro figli.
«Adesso non ho più il coraggio di uscire di casa - ha proseguito l'anziana - Devo sempre osservare il cielo e sperare di non essere preda delle cornacchie. Ma in questa situazione non è possibile vivere. Non è la prima volta che ci attaccano - ha terminato Laura Levorato - oltre a me sono stati vittime delle cornacchie altri abitanti del complesso. Molti quando scendono di casa indossano il cappello o si portano la giacca sulla testa. Gli uccelli sono diventati almeno una trentina e sono molto aggressivi. Abbiamo paura. La Forestale ci ha detto che non sono uccelli protetti, per cui potrebbero essere abbattuti».
Dal primo pomeriggio di ieri gli inquilini del complesso "Venezia", si sono trasformati in cacciatori. L'attacco subito dalla pensionata li ha spaventati. Armati di rudimentali fionde e pistole ad aria compressa hanno tentato di allontanare le cornacchie, ma la battaglia è solo all'inizio. E ha registrato un nuovo punto a favore degli uccelli, che hanno aggredito un'altra residente, ferendola più leggermente.
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