CANALE D'AGORDO
Solo la prontezza del sindaco di Canale Flavio Colcergnan di

Lunedì 5 Novembre 2018
CANALE D'AGORDO
Solo la prontezza del sindaco di Canale Flavio Colcergnan di inviare a Ferade la pala gommata comunale, quella privata di Luciano Crepaz, e uno scavatore della ditta Francesco Luchetta, ha evitato che il paese di Canale subisse maggiori danni di quelli avuti dalla furia delle acque del torrente Liera. Aver potuto avere a disposizione le macchine operatrici sul posto ha permesso di contenere il torrente, evitando in gran parte il suo straripamento, che avrebbe avuto conseguenze pesantissime per il paese. Ciò nonostante, le problematiche ci sono state e non poche, sia per quanto riguarda il capoluogo sia per le frazioni.
GARAGE ALLAGATI
Solo per citarne alcune, pensiamo alla famiglia di Romeo Tancon che si è ritrovata con la garage allagato con dentro tre autovetture, una delle quali nuova. Poco distante, anche gli scantinati di Lionello Cagnati sono stati invasi dalle acque del torrente. Stessa sorte per il garage e l'officina di Luciano Crepaz: dentro c'erano tutti i macchinari. Scendendo verso il centro del paese, tanti allagamenti come quello che ha invaso gli scantinati del ristorante Le Codole e di molti altri privati.
A Col di Rochi, la casa di Eros Lena, dove abitano la moglie Karin con il figio, è stata risparmiata, per così dire, da una frana staccatasi poco sopra.
SCAMPATO AL FANGO
«Era appena salito dopo aver ispezionato il pozzetto dello scarico del muro di contenimento posto a difesa della sua abitazione, quando ha sentito un forte fragore e il fango ha invaso il piano terra. «Bastavano pochi minuti prima - commenta Eros - e sarei rimasto sotto la massa di fango». Danneggiata seriamente la strada che porta in valle di Gares: forse oggi potrebbe riaprire in maniera provvisoria grazie ad un ripristino a tempo di record. Danneggiata anche la centralina elettrica comunale di Prade anche se non sembrano esserci danni gravi.
PONTI E STRADE IN DISSESTO
Gran parte della viabilità secondaria, con la pista ciclabile, e alcuni ponti, è stata letteralmente spazzata via. Come quello sul Liera posto in località Nonteval, o quello a valle della Val de la Pisa in località Langià, che non esiste più. Anche la casa di Fabio Fenti, in località Pisoliva, è stata risparmiata da una frana staccatasi poco sopra, ma ora bisognerà lavorare per mettere in sicurezza il versante adiacente la casa.
Anche il patrimonio boschivo ha subito danni in varie località, ma una stima precisa di questi si potrà avare solo nei prossimi giorni. Poteva andare peggio, certamente, ma anche questa volta Canale e parte dei suoi abitanti devono leccarsi le ferite come successe nel novembre del 1966 nel corso della disastrosa alluvione. Certamente i danni sono stati molto più contenuti di quella volta e non ci cono vittime o feriti. Comunque ancora una volta è stata messa in luce la grande fragilità del territorio della valle del Biois e di quella di Gares.
Dario Fontanive
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