Calci e pugni ai carabinieri 27enne patteggia

Venerdì 16 Novembre 2018
LA SENTENZA
BELLUNO Si scagliò con calci e pugni contro i carabinieri che erano intervenuti al bar Sirena, per l'avventore violento: ha patteggiato 6 mesi di reclusione. È terminato così, ieri mattina in Tribunale a Belluno, il procedimento che vedeva al centro un 27enne della Val di Zoldo, N.V., domiciliato a Belluno, chiamato a rispondere di resistenza, oltraggio e rifiuto di dare indicazioni sulle proprie generalità. Sì perché anche quando intervennero i carabinieri, chiamati dalla barista per quel cliente che stava dando di matto, lui non ne volle sapere di dare nome e cognome e anzi iniziò a insultarli con epiteti di ogni tipo.
Era il 7 ottobre del 2017 quando al bar Sirena di Belluno avvenne l'aggressione ai militari. Il 27enne non sembrava stare bene, ma voleva bere ancora e a quel punto la barista ha chiamato il 112 chiedendo aiuto. Intervennero i militari del Radiomobile della Compagnia di Belluno. Il cliente tentò prima di colpire con un pugno al volto un appuntato, poi iniziò a sferrare calci alle gambe dell'altro carabiniere. Insomma non voleva sapere di calmarsi. «Io non vi do proprio nulla», disse alla richiesta di fornire documenti e il nome e cognome. E poi via con una serie di insulti ai militari e parolacce di ogni tipo contro l'Arma.
Ieri mattina la vicenda è approdata di fronte al gip Elisabetta Scolozzi, in Tribunale a Belluno. Il giovane era rappresentato dal suo avvocato Nives Zanon di Belluno. Di fronte al gip Elisabetta Scolozzi ha perfezionato il patteggiamento, concordato con il pm: 6 mesi pena sospesa. L'uomo, che era incensurato, poteva anche scegliere il percorso dei lavori di pubblica utilità che avrebbero estinto il reato, ma ha deciso di chiudere la vicenda con un patteggiamento.
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