ANIMALISTI
BELLUNO Un abbandono ogni due giorni. Gli animalisti lanciano l'allarme: «Gatti e cani abbandonati come oggetti, non sappiamo più come sistemarli». Il 2017 è un anno da dimenticare per il benessere degli amici a quattro zampe. Nonostante l'approvazione in Comune di Belluno del Regolamento per il benessere animale e l'istituzione di una commissione dedicata, in provincia gli abbandoni non sono mai stati tanti come negli ultimi dodici mesi. «Per i gatti l'emergenza è praticamente continua spiega Sabrina Cangini di Anime Animali -, le colonie aumentano e in Cadore e nell'Agordino la situazione è al collasso. Cerchiamo di tenere in casa e di far adottare più gatti possibili, basti pensare come tre volontarie di noi oggi si dividano 28 gatti». Si aggiunge poi l'emergenza cani, acuitasi nelle ultime settimane. «In un mese e mezzo abbiamo seguito 23 casi spiega Cangini -, tutti cani di cui i proprietari volevano disfarsi per diversi motivi. Si tratta per lo più di esemplari con meno di un anno di età il che dà l'idea di come spesso si porti in casa un animale senza avere la consapevolezza dell'impegno che comporta». Il timore degli attivisti è quello di un acuirsi ulteriore dell'emergenza nel periodo di Natale.
Ultimo aggiornamento: 12:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Un abbandono ogni due giorni. Gli animalisti lanciano l'allarme: «Gatti e cani abbandonati come oggetti, non sappiamo più come sistemarli». Il 2017 è un anno da dimenticare per il benessere degli amici a quattro zampe. Nonostante l'approvazione in Comune di Belluno del Regolamento per il benessere animale e l'istituzione di una commissione dedicata, in provincia gli abbandoni non sono mai stati tanti come negli ultimi dodici mesi. «Per i gatti l'emergenza è praticamente continua spiega Sabrina Cangini di Anime Animali -, le colonie aumentano e in Cadore e nell'Agordino la situazione è al collasso. Cerchiamo di tenere in casa e di far adottare più gatti possibili, basti pensare come tre volontarie di noi oggi si dividano 28 gatti». Si aggiunge poi l'emergenza cani, acuitasi nelle ultime settimane. «In un mese e mezzo abbiamo seguito 23 casi spiega Cangini -, tutti cani di cui i proprietari volevano disfarsi per diversi motivi. Si tratta per lo più di esemplari con meno di un anno di età il che dà l'idea di come spesso si porti in casa un animale senza avere la consapevolezza dell'impegno che comporta». Il timore degli attivisti è quello di un acuirsi ulteriore dell'emergenza nel periodo di Natale.
