Treviso, dopo il raid vandalico guardie armate ai centri Covid

Giovedì 9 Dicembre 2021
LO SCENARIO
VENEZIA Veneto al primo posto in Italia per numero di contagi: 3.516 casi, contro i 3.373 della Lombardia e i 1.554 del Lazio. La Regione del Veneto, nel bollettino diramato ieri mattina, ha specificato che circa 300 dei 3.516 nuovi casi di positività al coronavirus - rilevati a fronte di 25.804 tamponi molecolari e di 68.047 test antigenici - sono associati a positività dei giorni scorsi, osservate nell'Ulss 6 Euganea (oltre mille i casi registrati ieri) e non segnalate nei precedenti report a causa del problema informatico che ha colpito l'ente sanitario padovano. Sono comunque tanti contagi, sia pure a fronte di tanti tamponi. Ma il vero, nuovo dato della giornata è il netto calo dei ricoveri ospedalieri. Per la precisione 34 posti letto che si sono liberati nelle ultime ventiquattr'ore.
GLI OSPEDALI
I ricoveri in ospedale erano 904 di cui 772 nelle aree mediche e 132 nelle terapie intensive. Ora sono 870, di cui 741 nei reparti non gravi e 129 nelle rianimazione. Nel giro di 24 ore si sono dunque liberati 34 posti letto. Nella stessa giornata ci sono stati 6 decessi, il totale dei morti da Covid-19 dall'inizio della pandemia è salito così a 12.020. Il totale degli infetti ora è di 538.767 casi, mentre le persone attualmente positive e in isolamento sono 42.565 - anche questo è il dato più alto in tutta Italia - per la precisione 1.917 in più rispetto a lunedì scorso. Segno che il virus circola e continua a contagiare, anche se la barriera dei vaccini risulta fondamentale per evitare l'aggravarsi della malattia.
Intanto in Veneto sono saliti a 3 i casi di contagio della variante Omicron. Nella piattaforma ICoGen risultano 13 casi confermati in Italia di variante Omicron del Sars-CoV-2: 7 del cluster in Campania; 3 in Veneto; 1 rispettivamente in Piemonte, Sardegna e Bolzano. Del totale dei 13 casi, 12 sono importati o contatti di importati. I casi veneti sono quell'imprenditore vicentino rientrato in Italia dal Sud Africa: la moglie e uno dei due figli sono anch'essi positivi, ma della variante Delta; probabile che si siano infettati prima del rientro in Italia del marito/padre. L'altra figlia, invece, deve essere stata contagiata dal padre perché anche a lei è stata riscontrata la variante Omicron. Il terzo caso veneto è quello della signora padovana di 77 anni che non si è mai mossa dall'Italia, ma che ha utilizzato i mezzi pubblici sulla tratta Padova-Venezia.
LA PROFILASSI
Per quanto riguarda la campagna di profilassi, resta invariato il trend di crescita delle prime dosi di vaccino anti-Covid in Veneto. Nella giornata di martedì sono state oltre 3.000 le persone che si sono presentate negli hub sanitari per ricevere la prima dose di siero, per la precisione 3.284. Complessivamente nelle ultime 24 ore sono state 46.650 le inoculazioni, delle quali 41.785 terze dosi. I cittadini veneti che hanno già ricevuto la somministrazione addizionale sono 778.722, pari al 16% della popolazione residente (17,8% se si considera la popolazione vaccinale, cioè con più di 12 anni). Negli ultimi 10 giorni sono state 28.774 le persone entrate per la prima volta in un centro vaccinale dall'inizio della pandemia. Un trend che nell'ultima settimana si è consolidato intorno alle 3.000 somministrazioni giornaliere, con un picco di 3.741, il 4 dicembre.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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