Cantone boccia il decreto sblocca-cantieri Ance: testo da migliorare. No dei sindacati

Sabato 20 Aprile 2019
Cantone boccia il decreto sblocca-cantieri Ance: testo da migliorare. No dei sindacati
IL PROVVEDIMENTO
ROMA Danilo Toninelli esulta parlando di accelerazione degli investimenti da 2,5 miliardi di euro già nel 2019 ed accennando, in particolare, alla ripresa di cantieri aperti ma fermi che fanno capo a Rfi e infrastrutture stradali di competenza dell'Anas. Ma l'entusiasmo del ministro delle Infrastrutture deve fare i conti con la freddezza dei sindacati, l'aperta ostilità dell'Autorità anticorruzione ed il giudizio tiepido dei costruttori edili. Per non parlare, ovviamente, degli attacchi frontali delle opposizioni. Dopo la firma del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il decreto Sblocca cantieri è finalmente comparso sulla Gazzetta Ufficiale. Poche sorprese rispetto alle versioni circolate negli ultimi giorni: l'impianto del provvedimento (che contiene anche le norme per l'erogazione degli indennizzi ai cittadini e alle imprese della zona rossa di Genova) è rimasto sostanzialmente inalterato, nei suoi capisaldi, rispetto a quello definito dall'asse Lega-5 Stelle circa un mese fa. A cominciare dai subappalti: viene aumentato dal 30 al 50% dei lavori la soglia massima di possibilità di ricorso a questo strumento e si favorisce il pagamento diretto dei subappaltatori. È stato introdotto un iter semplificato per i lavori di minore entità economica con la possibilità di indire una procedura negoziata con almeno 3 operatori per le opere fino a 200 mila euro, mentre l'affidamento diretto rimane entro i 40 mila euro. E per aiutare le piccole stazioni appaltanti viene reintrodotto, in via sperimentale, l'appalto integrato, con la possibilità di affidare la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori allo stesso soggetto. Per i lavori sotto 5 milioni, c'è la possibilità, per le stazioni appaltanti, di esaminare prima le offerte economiche e solo dopo i requisiti dei partecipanti alla gara. Tuttavia il pacchetto di norme messe a punto dal governo, ispirate dal desiderio di accelerare opere e cantieri, è stato accolto da un coro di critiche.
REAZIONI FREDDE
«Il decreto che dovrebbe far ripartire le opere si rivela un semplice bluff da parte del governo che lo utilizza, invece, per colpire e disarticolare il Codice degli appalti» ha polemizzato la Uil, secondo la quale «non vi è alcuna norma di accelerazione per l'utilizzazione degli investimenti, in quanto nessuna modifica è stata fatta per limitare i tempi dei processi autorizzativi e burocratici che coinvolgono Cipe e Consiglio superiore dei lavori pubblici». Ancor più duro l'attacco della Cisl. «Siamo delusi e preoccupati da un testo che non solo non sbloccherà alcuna opera, ma che bloccherà invece quel percorso di legalità avviato faticosamente nel settore delle costruzioni, notoriamente terra di conquista della criminalità» ha detto Franco Turri, segretario generale Filca. Le critiche della Cgil si sono invece concentrate sulla parte del provvedimento che riguarda le aree sismiche. «Il decreto ha argomentato Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea si rivela in tutta la sua luce, quella di uno autentico sblocca-porcate, che non solo non darà una accelerazione alla ricostruzione ma la renderà più selvaggia e meno trasparente». Più articolata la reazione dei costruttori. «Diamo atto che il sistema di aggiudicazione del massimo ribasso è pressoché sparito» ha commentato il presidente dell'Ance, Gabriele Buia. Il quale ha aggiunto che «il governo avrebbe dovuto avere più coraggio. Adesso speriamo in modifiche in Parlamento che mettano la Pa in grado di operare realmente. In particolare occorre la riconfigurazione del reato di abuso di ufficio e della responsabilità erariale per colpa grave che blocca la firma di ogni amministratore». Molto polemico Raffaele Cantone. «Credo che questa norma non sia corretta ha spiegato il presidente dell'Anac - e mantengo le mie riserve: non mi va di dire che è una norma sblocca tangenti perché è esagerato, ma non va nella giusta direzione e non credo che servirà davvero a sbloccare gli appalti».
Michele Di Branco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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