Personale senza stipendio, voci di statalizzazione: "no" dei genitori al passaggio allo Stato della scuola materna Danieli

Venerdì 18 Febbraio 2022
Attività alla Danieli dal profilo facebook della scuola novese
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NOVE - La scuola materna è in equilibrio economico e non va statalizzata. L'associazione genitori della scuola Danieli di Nove è molto ferma su questo punto. In sostanza i genitori, attraverso la presidente Ketty Bianco, mettono le mani avanti su possibili progetti di chiusura della Fondazione che gestisce la scuola, asserendo che questa sarebbe un'ipotesi valutata sia dalla sindaca Raffaella Campagnolo, sia dal parroco don Luigi Schiavo.

Un passo che potrebbe aprire la strada alla statalizzazione.

Pertanto Bianco e genitori hanno chiesto l'aiuto dell'assessora regionale  Elena Donazzan e ai presidenti veneto e vicentino Fism (scuola materne cattoliche) Stefano Cecchin e Marco Lago. Ketty Bianco ha spiegato che dopo le dimissioni di 4/5 del consiglio di gestione della Fondazione Danieli, ente gestore della scuola dell’infanzia, sono emerse le ipotesi del passaggio allo Stato. «La scuola è in equilibrio economico finanziario da due anni - ha dichiarato in un incontro pubblico Bianco - dopo un percorso di risanamento pluriennale, eroga un servizio pubblico di educazione e istruzione di qualità con un’offerta formativa pedagogico didattica di valore finalizzata a garantire le migliori opportunità di crescita integrale ai bambini di Nove e la possibilità di poter conciliare i tempi di vita e di lavoro ai giovani genitori». Ha aggiunto che  l’ipotesi di statalizzazione non è condivisa dall’associazione  dei genitori che si sono espressi, ancora in novembre, a stragrande maggioranza a favore del proseguimento della gestione da parte della Fondazione: «Finora l’assemblea generale dei soci della Fondazione non è stata ancora investita della questione, da parte nostra c’è la massima disponibilità a confrontarsi con il Comune e la Parrocchia sull’attuale situazione della Fondazione in modo da condividere con senso di responsabilità e di servizio la
ripresa di un percorso condiviso per il bene dei bambini e delle famiglie che devono sempre essere messi al centro di ogni valutazione presente e futura».​

Secondo la Donazzan non ci sono i presupposti per avviare il processo di statalizzazione della scuola che si dovrebbe, peraltro, inserire in un processo preventivamente condiviso e legato al dimensionamento della rete scolastica che è prerogativa regionale. Mentre gli esponenti Fism hanno affermato che si faranno parte attiva con gli enti preposti (Comune, Parrocchia, Regione, Ufficio scolastico regionale) per salvaguardare la continuità educativa, didattica e identitaria della scuola gestita dalla Fondazione. 

Anche la situazione del personale non è rosea, comunque, nonostante gli equilibri economici. «Il personale dipendente - ha detto Ketty Bianco - non sta ricevendo lo stipendio a causa delle dimissioni di alcuni membri del
consiglio di gestione, peraltro non ancora notificate formalmente. Stiamo cercando di provvedere al riguardo e in generale all’amministrazione ordinaria della Fondazione. I dipendenti seguono con apprensione la vicenda dato che la statalizzazione significherebbe perdere il posto di lavoro a fine giugno».

Ultimo aggiornamento: 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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