Materie prime e attrezzature, Pedemontana frenata dal Covid. Svincolo con l'A4 nel 2023

Venerdì 18 Febbraio 2022 di Alda Vanzan
Montebelluna, nuova apertura della Pedemontana

VENEZIA-  Due anni e un mese di ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale che alla società costruttrice della Pedemontana Veneta costerà circa 600mila euro. La Regione del Veneto si aspetta, infatti, da contratto, una penale di 25mila euro per ogni mese di ritardo.
Il termine dei lavori della superstrada a pedaggio che collegherà Montecchio Maggiore a Spresiano passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, per Bassano e a nord di Treviso interconnettendosi alle autostrade A4, A31 e A27, era previsto da contratto per l'11 settembre 2020.

Una scadenza slittata per vari motivi, non ultimi i sequestri della galleria di Malo. Adesso ci si è messo il Covid: l'ingegnere Elisabetta Pellegrini, direttore dell'Area Infrastrutture della Regione del Veneto e, per la Pedemontana, responsabile unico del procedimento, ha spiegato che a causa della pandemia e della difficoltà di reperire materie prime e attrezzature, slitterà ancora il termine dei lavori: dal prossimo agosto all'autunno. Tra otto mesi, però, la superstrada sarà completamente percorribile, compresi l'attacco all'A27 e la galleria di Malo. A non essere ancora pronto sarà l'innesto con l'A4, un cantiere di competenza della società autostradale e, peraltro, complicato perché deve tenere conto della Tav e della linea ferroviaria aperta, tanto che i lavori procedono in determinate fasce orarie. La previsione è che qui si slitti al marzo 2023.


IL REFERTO

Ieri sul sito della Corte dei conti è stato pubblicato il referto sullo stato di avanzamento e di esecuzione dei lavori per la realizzazione della Pedemontana, approvato dalla Sezione regionale di controllo per il Veneto. Preso atto dell'ulteriore ritardo - l'opera dovrebbe essere terminata il 22 ottobre 2022 ed essere posta in esercizio a fine 2022, con uno slittamento rispetto alle risultanze del precedente referto - la Corte del Veneto ha raccomandato all'Amministrazione regionale di proseguire nell'attività di monitoraggio dei tempi di completamento delle opere e di agire per l'applicazione delle sanzioni pecuniarie da ritardo.
Mentre in Regione si sono detti soddisfatti del rilievo dei magistrati contabili che hanno preso atto delle comunicazioni ricevute, il consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) ha attaccato: «Chissà se questo nuovo invito della Corte dei conti sarà sufficiente alla Regione per sanzionare le imprese responsabili dei ritardi nella realizzazione della Pedemontana e incassare quanto dovuto sulla base di un contratto. Non si tratta di pochi euro, è un'opera pagata a carissimo prezzo dai veneti».
Gli uffici tecnici della Regione hanno replicato a Zanoni con una nota in cui si spiega che le sanzioni per i ritardi ci saranno, ma prima bisogna aspettare che l'opera sia finita: Per procedere alla quantificazione è necessaria l'entità complessiva del ritardo accumulato da moltiplicare per la penale mensile stabilita contrattualmente. Oggi pertanto non è ancora possibile procedere. Saranno bei soldi: il contratto prevede penali da 25mila euro per ogni mese di ritardo.


LE TAPPE

Per aprile sarà aperta al traffico la tratta da Montebelluna a Spresiano. Per un'ulteriore tratta, da Montecchio a Castelgomberto, si sta valutando la tempistica con i sindaci del territorio a causa di concomitanti cantieri. Entro ottobre è previsto l'attacco con l'A27. Per fine anno, dunque, tutta la superstrada sarà percorribile. Bisognerà invece aspettare marzo 2023 per l'innesto con l'A4.

 

Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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