Presto l'impianto coperto per l'atletica allo stadio comunale, cosa rara nel Veneto

Sabato 27 Giugno 2020
Un rendering dello studio Zilio: una visione (non esattamente identica al progetto) della struttura
CASSOLA - L'atletica leggera diventa anche indoor a Cassola. L'impianto che arriverà a completare lo stadio comunale e la pista di atletica diventa realtà grazie a un contributo finanziario della Regione e all'impegno concreto dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Aldo Maroso, che ha raccolto le sollecitazioni del club locale, il Gs Marconi, promuovendo una struttura coperta idonea agli allenamenti invernali, lunga settanta metri e alta fino a sette. Già nel 2021, ha spiegato Maroso, presentanto l'iniziativa insisme all'assessora Marta Favero e all'assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari, la struttura sarà completata. Grazie ad un contributo regionale di 160 mila euro, il Comune cassolese potrà realizzare in tempi brevi il nuovo impianto, che già gode delle approvazioni Fidal e Coni, facendo ricorso inoltre ad un mutuo con il Credito Sportivo per i restanti 300 mila euro occorrenti. La struttura verrà realizzata con strutture prefabbricate in acciaio di nuova concezione.

E' il primo impianto del genere, dedicato all'atletica, in provincia, e anche in larga parte del Veneto. Molte città venete hanno la pista di atletica ma non impianti coperti per l'attività invernale. Solo Padova possiede due importanti impianti indoor. La struttura di Cassola, buona per la preperazione di base e per i salti in estensione ed elevazione, sarà un riferimento per la disciplina, e un importante punto d'appoggio per il Gs Marconi, che potrà seguire il vivaio senza più disperdersi in palestre diverse: la società sviluppa un rilevante movimento giovanile, con tesserati dai 6 ai 30 anni, in questi anni ha portato diversi atleti nelle nazionali giovanili e assolute e fa parte del circuito di Atletica Vicentina. L'impianto sarà tra l'altro utile anche al vicino Istituto comprensivo Marconi, a cui il club sportivo è storicamente legato.



«Abbiamo già redatto il progetto definitivo – ha spiegato il sindaco Maroso - e ora incarichiamo l'ing. Paolo Zilio per l'esecutivo. Sino ad oggi, tuttavia, a frenare la realizzazione dell'opera erano proprio i costi. La spesa preventivata non potrebbe infatti essere interamente sostenuta dalla municipalità. Ora il finanziamento regionale, ottenuto grazie ad un apposito bando ci consentirà di andare avanti. In questo momento di emergenza, questa operazione può non sembrare una priorità, ma vogliamo invece dare un segnale forte: noi continuiamo a pensare al futuro, non solo al presente, specialmente ai ragazzi e ai più giovani che sono stati dimenticati in questo periodo di chiusura di tutto, scuole e palestre».

«Questa iniziativa ha il pieno sostegno della Regione del Veneto – ha osservato l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari, che ha voluto anche ringraziare la collega assessora regionale Manuela Lanzarin che lo ha supportato nella decisione – e lo dimostra il consistente contributo erogato per la realizzazione di un impianto che sicuramente favorirà la crescita sociale, sportiva ed educativa di Cassola e del territorio locale. Finanziando questa struttura diamo attuazione alle norme regionali in materia di sport, fornendo un prezioso contributo alle associazioni e agli enti locali, soprattutto in questo complicato momento di graduale uscita dalla pandemia». Alla presentazione del progetto anche il consigliere regionale bassanese Nicola Finco: «Mi complimento con il sindaco Maroso e con la sua squadra per aver portato a casa questo risultato. Oggi è più che mai importante puntare su strutture che possano servire non solo ai singoli Comuni ma a bacini di utenza territoriali». «Sono lieto di vedere la realizzazione di quest’opera preziosa per tutta l’atletica regionale – ha commentato il presidente del Comitato regionale della Fidal, Christian Zovico -. Ringrazio i dirigenti del Gs Marconi Cassola che si sono spesi tantissimo in questi anni per arrivare a questo risultato».

(Foto: due render dello studio ing. P. Zilio)
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