Arrestato in flagranza, dava eroina a un veronese. Donna padovana lascia la comunità di recupero, portata in carcere

Venerdì 9 Settembre 2022
Doppia operazione dell'Arma vicentina, in carcere un uomo e una donna
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VICENZA - Uno, già noto alle forze dell'ordine, in manette perché spacciava eroina, l'altra se ne va dal regine di libertà vigilata e anche lei finisce in carcere, dove deve scontare una pena.

Due operazioni dei carabinieri nell'area di Vicenza e del Basso Vicentino.

PUSHER ALL'OPERA

Finisce arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio. È accaduto il 7 settembre, verso le 15.40, a Vicenza sulla strada delle Beregane. Carabinieri del Norm hanno pescato in flagranza Endurance Okoduwa, nigeriano trentatreenne, domiciliato in città, gravato da precedenti, attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Vicenza, e hanno poi segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti un cittadino italiano trentasettenne residente nel Veronese.

L’arrestato, che poco prima era stato sorpreso nell’atto di cedere 9 dosi di eroina, del peso complessivo di gr. 2.23, per un corrispettivo di 80 euro, immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 500 euro, ritenuti provento di attività di spaccio. L’arrestato è quindi stato associatoalla casa circondariale di Vicenza, in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo.

LASCIA LA COMUNITA'

08 settembre 2022, nel primo pomeriggio, ad Agugliaro (VI), militari della Stazione di Noventa Vicentina (VI), rintracciavano e davano esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Venezia nei confronti di Ifeoma Ozoeze, cinquantunenne, residente nel Padovano. La donna, che nell’ultimo periodo si trovava presso la comunità di recupero “Airone” poiché sottoposta alla misura della libertà vigilata, si era allontanata nella mattinata di ieri. I reati contestati sono: evasione, ricettazione e furto aggravato in abitazione (commessi nel Padovano) dovrà espiare la pena di anni 1 e mesi 2 di reclusione. L’arrestata, al termine delle formalità di rito, veniva accompagnata presso la casa circondariale di Verona - Montorio, a disposizione dell’autorità mandante.

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