Pugnala e fracassa la testa all'ex
con un vaso e poi confessa

Giovedì 9 Giugno 2016
Il killer Jean Luc Falchetto e l'arma del delitto
25

PASTRENGO (Verona) - Un altro terribile femminicidio a Nordest dopo la tragedia di ieri a Pordenone: Alessandra Maffezzoli, 46 anni, è stata uccisa nella notte dall’ex convivente, Jean Luc Falchetto, 53 anni, di Caprino Veronese. Il delitto è avvenuto a Pastrengo, nella casa della donna, maestra elementare, che - secondo la ricostruzione dei Carabinieri di Peschiera -  è stata pugnalata ripetutamente dall’uomo e colpita alla testa con un vaso. La donna risiedeva a Pastrengo dal 2009 e aveva due figli, uno dei quali maggiorenne.

Portato in caserma dopo essere stato rintracciato, Falchetto ha confessato l’omicidio davanti al magistrato. Dopo aver compiuto l’omicidio, il 53enne, che fa il barista, si è allontanato in auto. Mentre le pattuglie dei Carabinieri lo stavano già cercando è arrivata alla centrale la segnalazione del portiere d'albergo di Castelnuovo che ha riferito della presenza di un uomo che si aggirava con fare sospetto nelle zonne attorno a un campeggio. Sembra che prima di essere bloccato dai militari Maffezzoli abbia tentato di uccidersi i gettandosi nel lago di Garda.
 

 


I carabinieri erano stati chiamati intorno alle 21 da un vicino che aveva sentito urla provenire dalla casa. Accorsi sul posto non hanno sentito alcun rumore provenire dalla casa. Hanno fatto il giro e hanno visto la donna riversa a terra. Su suggerimento del vicino hanno cercato l’auto dell’ex convivente, una Lancia Bianca, ma dell’auto e dell’uomo non c’era traccia in casa. «La notizia ci ha sconvolti - racconta il sindaco Gianni Testi, eletto nell'ultima tornata elettorale - anche perché Pastrengo è una piccola cittadina di tremila abitanti».

LA CONFESSIONE - «La discussione è degenerata e ho perso il lume della ragione per un attimo. È come un interruttore acceso che si è staccato per pochi minuti». Con queste parole Jean Luc Falchetto ha confessato ai Carabinieri. L'uomo, nato nel 1963 in Svizzera e residente a Caprino Veronese, ieri sera è andato a trovare la donna, con la quale aveva avuto una lunga relazione interrotta l'anno scorso, nella sua abitazione in una villetta a schiera a Pastrengo (Verona). La coppia ha cominciato a discutere (i vicini hanno sentito le urla e per questo è stato allertato il 112) e la discussione è sfociata nell'aggressione. Quando i militari sono arrivati hanno trovato la casa chiusa; un carabiniere si è arrampicato sul tetto ed è entrato nell'abitazione da una finestra al piano superiore. Nella zona mansarda è stato trovato il cadavere della donna: la testa era fracassata da un colpo alla nuca inferto con un grosso vaso, sul petto una decina di coltellate.
L'arma è stata ritrovata nascosta dietro un armadio, ancora sporca di sangue e con la lama spezzata per la violenza dei colpi. Sarà l'autopsia a chiarire l'esatta dinamica del delitto e la sequenza precisa dell'aggressione.

Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci