Covid-19 e sicurezza dei lavoratori, Gls replica ai sindacati: «Salute tutelata nel miglior modo possibile»

Lunedì 6 Aprile 2020
Covid-19 e sicurezza dei lavoratori, Gls replica ai sindacati: «Salute tutelata nel miglior modo possibile»
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In merito all’articolo “Coronavirus, lavoratori a rischio: 150 facchini e magazzinieri al lavoro senza il rispetto delle norme” apparso sul Gazzettino.it in data 05/04/2020 GLS tiene a precisare quanto segue: sin dall’inizio dell’emergenza è stato istituito un Comitato Control Risk (CCR) di emergenza per affrontare la complessa situazione, definendo fin da subito, misure cautelative necessarie per prevenire la diffusione del COVID-19 e tutelare la salute dei lavoratori degli HUB GLS nel miglior modo possibile; le misure definite in sede di CCR sono state fatte confluire in una serie di protocolli aziendali subito condivisi con i dipendenti GLS e fornitori che gestiscono direttamente gli HUB, che sono stati puntualmente aggiornati a seguito delle specifiche normative (DPCM 8, 11 e 22 marzo 2020).

Inoltre, sono stati integrati applicando i contenuti riportati nei Protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro e nel settore del trasporto e della logistica, sottoscritti fra il Governo e le parti sociali e datoriali rispettivamente il 14 e 20 marzo 2020.

In ogni HUB al fine di tutelare la salute dei lavoratori – grazie ai protocolli stabiliti da GLS – i fornitori hanno adottato le seguenti misure:
-predisposizione di un’apposita procedura nei protocolli di sicurezza per la gestione di casi sospetti di COVID-19 (persona con sintomi) con specifiche indicazioni da seguire fino ai risultati della prova tampone;
-predisposizione di un vigilante in ogni HUB al fine di supportare il rispetto delle misure di prevenzione stabilite nei protocolli di sicurezza;
rilevamento della temperatura corporea all'ingresso dell’HUB all'inizio del turno; più in particolare, in merito all’HUB di Verona, il fornitore esterno ha dimezzato le presenze contemporanee dei lavoratori all’interno del magazzino spalmandole su più turni. Si è passati, infatti, da circa 80 lavoratori in contemporanea a 40 per garantire il rispetto della corretta distanza di sicurezza;
-sanificazione regolare e periodica degli ambienti di lavoro e delle attrezzature (uffici e magazzino);
-apposizione cartellonistica nei punti critici recante le misure da seguire per i lavoratori/personale esterno;
-predisposizione di mascherine da utilizzare quando la distanza intrapersonale è inferiore a un metro e guanti in nitrile specifici per il rischio biologico; predisposizione di una specifica check-list di autocontrollo su applicazione delle procedure.

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