Centrodestra, 2 intese su 3: il nodo Tosi blocca Verona

Martedì 22 Febbraio 2022 di Alda Vanzan
Il tavolo del centrodestra a Padova

PADOVA - Elezioni amministrative 2022, chiuso l'accordo a Padova sull'imprenditore Francesco Peghin e in dirittura d'arrivo quello a Belluno sull'ex atleta paralimpico Oscar De Pellegrin, in Veneto il nodo per il centrodestra è Verona. Sia pure a fatica (parecchia, soprattutto in casa del Carroccio), quattro quinti della coalizione di centrodestra hanno chiuso l'accordo su Federico Sboarina: il sindaco uscente che nel 2017 era stato eletto come civico e ora indossa la maglia di Giorgia Meloni, alle prossime Comunali sarà appoggiato (ovviamente) da Fratelli d'Italia, ma anche dalla Lega («Abbiamo il dovere di presentarci uniti, da casa sto lavorando per riannodare i fili da Verona e Palermo», ha detto il segretario Matteo Salvini nella sua recente partecipazione a Porta a Porta), oltre che dall'Udc e da Coraggio Italia. L'ultimo quinto, Forza Italia, non c'è. Di Sboarina gli azzurri veronesi non ne vogliono sapere, la loro decisione è di convergere compatti sull'ex sindaco ed ex leghista Flavio Tosi, già ufficialmente in pista con la propria lista e con i manifesti affissi in città.

Solo che di Forza Italia, per quanti pochi voti possa prendere il partito di Silvio Berlusconi, il centrodestra ha assolutamente bisogno per scongiurare il rischio che al ballottaggio finiscano Flavio Tosi (secondo alcuni accreditato nei sondaggi addirittura al 20%) e il candidato del centrosinistra Damiano Tommasi. Con Sboarina fuori. Ecco perché il tavolo regionale del centrodestra non ha ancora ufficializzato il sostegno al sindaco uscente. Il tentativo è che sia il livello nazionale di Forza Italia a intervenire.


LA RIUNIONE

Ieri pomeriggio, nella sede del Carroccio a Noventa Padovana, si sono riuniti i coordinatori e i commissari dei cinque partiti della coalizione: Alberto Stefani per la Lega, Luca De Carlo per Fratelli d'Italia, Michele Zuin per Forza Italia, Antonio De Poli per l'Udc, Raffaele Baratto per Coraggio Italia. Una stringata nota congiunta dice: Fumata bianca su Padova da parte di tutti i partiti (Fdi, FI, Lega, Udc, Coraggio Italia). Su Verona ok a Sboarina, resta il nodo Fi. A Belluno grandi passi in avanti verso De Pellegrin. Cantiere aperto, ma verso la conclusione in gran parte dei comuni sopra i 15 mila abitanti. Raccontano che Zuin abbia fatto presente di non poter assolutamente avallare il sostegno a Sboarina perché il mandato ricevuto dal coordinamento provinciale veronese guidato da Claudio Melotti è stato netto oltre che unanime: No a Sboarina, sondare la candidatura di Tosi per un accordo politico a suo sostegno. Così, a fianco del sindaco uscente scaligero - che ieri mattina peraltro era a Venezia con il collega e leader di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro, per la presentazione del biglietto unico nei trasporti - c'è stata la convergenza di quattro partiti su cinque.
Cosa succederà adesso? Gli alleati sono decisi ad andare avanti: nei prossimi giorni sono in programma le conferenze stampa per annunciare ufficialmente il sostegno politico ai due candidati, una uscita sarà a Padova per Peghin (probabilmente dopo l'inaugurazione della sede elettorale) e una a Verona per Sboarina. Nel capoluogo scaligero l'obiettivo è che il tavolo nazionale del centrodestra convinca gli azzurri locali a mollare Tosi. Succederà? Al momento risulta il contrario: in calendario c'è un incontro tra Zuin e Tosi.


IL CENTROSINISTRA

Nulla di ufficiale, invece, a Belluno. E questo vale per entrambi gli schieramenti: il centrodestra è orientato sull'ex atleta paralimpico Oscar De Pellegrin, mentre il centrosinistra (che a Padova appoggia l'uscente Sergio Giordani e a Verona l'ex calciatore Damiano Tommasi) potrebbe convergere sull'ex amministratore unico di Bim-Gsp, Giuseppe Vignato.

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