VENEZIA - Due motoscafisti di taxi acquei, a Venezia, si sono incatenati al davanzale della sede del Comune di Venezia per protesta per delle licenze di esercizio della loro attività ottenendo di essere ricevuti dall'amministrazione locale.
I due, una volta inscenata la protesta, hanno anche minacciato di lasciarsi cadere nel vuoto e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell'ordine.
I due infatti avevano vinto un bando comunale per 25 nuovi permessi, ma una sentenza del Consiglio di Stato, dopo il ricorso di alcuni esclusi, li aveva estromessi a beneficio di altri motoscafisti. «Abbiamo speso soldi e fatto investimenti - hanno protestato i due - Ora vogliamo che la licenza ci sia data».
I tassisti sono stati convinti a scendere dalla balaustra e sono in corso trattative con il loro avvocato all'interno del Comune. Per i soccorsi, le calli attorno a Ca' Farsetti erano state transennate.