Venezia. Investito da 14enne in scooter:
muore il fondatore del ristorante da Cera

Mercoledì 9 Febbraio 2011 di Emanuele Compagno
Luigi Cera (in basso a destra) con gli altri membri della famiglia
VENEZIA - Un motorino che sopraggiunge, la sbandata, l’impatto. morto cos luned pomeriggio, Luigi Cera, detto Rino, 84 anni, celebre ristoratore di Lughetto di Campagna Lupia (Venezia), fondatore dell’Antica Osteria da Cera, celebrato ristorante della Riviera del Brenta.



Luigi, come d’abitudine, aveva deciso di fare la sua solita passeggiata pomeridiana munito del suo bastone. Partiva intorno alle tre del pomeriggio percorrendo via Marghera, dove abitava, subito sopra il suo ristorante, per poi raggiungere alcuni amici vicino al centro di Lughetto. Doveva essere così anche lunedì, quando il ristoratore è uscito per andare alla scuola materna dove Luigi andava a recuperare il nipote Pietro.



Qui, però, l’anziano ristoratore non è mai arrivato. Mentre Luigi, con altri tre amici, passeggiava lungo via Rimembranze, giunto dietro la chiesa sulla strada che conduce al cimitero di Lughetto, in prossimità della curva, è sopraggiunto da Lughetto un quattordicenne che aveva appena conseguito il patentino per il ciclomotore. Il ragazzino era in sella al suo scooter e, forse a causa di uno sbandamento, ha travolto Luigi che in quel momento era l’ultimo della fila.



L’anziano, secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri, è stato sbalzato in avanti di qualche metro e ha battuto violentemente la testa sull’asfalto. Immediati sono arrivati i soccorsi, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Luigi ha subito una forte emorragia ed è subito caduto in coma. Portato al pronto soccorso dell’ospedale di Dolo, Luigi Cera è mancato solo due ore più tardi. Il giovane investitore non ha riportato ferite, anche se ha finito la sua corsa dentro un fossato.



Luigi era una persona serena, era in salute tanto che guidava ancora la macchina. Era una persona cordiale, aveva una parola per tutti. I figli, Lionello di 44 anni, Lorena di 50, Daniele di 35 e la moglie, Silvana di 74, lo ricordano come una persona amata in paese e sempre pronto a dare una mano a chi chiedeva aiuto. Anche ora, sebbene anziano, partecipava alla gestione del locale pulendo il marciapiedi o curando l’orto. La data dei funerali non è ancora stata decisa, in quanto si attende il nulla osta del magistrato: potrebbe infatti essere contestato al giovane il reato di omicidio colposo.
Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 15:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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