VENEZIA - Ultima chiamata per i sanitari dell'Ulss 3 ancora non vaccinati. Ieri, a quattro mesi dall'inizio della campagna avviata il 27 dicembre scorso, l'azienda sanitaria veneziana ha inviato una lettera a ciascuno dei 900 lavoratori che finora non hanno fatto la profilassi, ricordando che la vaccinazione è divenuta obbligatoria ai sensi del decreto legge 44 del governo Draghi. Qualora anche quest'ultimo appello non fosse seguito dalla vaccinazione, alla quale i sanitari possono sottoporsi negli ospedali, scatteranno le sanzioni: è previsto lo spostamento ad altra mansione che non implichi un contatto diretto con i pazienti e, nell'impossibilità di un'altra collocazione, anche la sospensione dal lavoro con blocco dello stipendio.
IL MONITO
Un mese fa erano circa 1.200 i professionisti della sanità ancora non vaccinati, tra i quali pochi medici e molti operatori socio sanitari.
PRENOTAZIONI
Gli 8.600 posti disponibili, aperti dalle 14 in due tranche sulla piattaforma regionale accessibile dal portale dell'azienda sanitaria, sono andati a ruba e molte richieste sono state respinte. La prenotazione online, peraltro, non è per tutti agevole e tra gli stessi ultrasettantenni probabilmente c'è chi ancora non aderito perché fatica a destreggiarsi con il computer. «Non dimentichiamo che resta attivo il numero del Cup, il Centro unico di prenotazione, lo 041.844844 (tutti i giorni, domenica compresa, con orario continuato 8-18), a cui può continuare a rivolgersi chiunque. Entro il fine settimana, inoltre, sarà attivata la prenotazione del vaccino da effettuare presso il proprio medico di medicina generale, tramite una seconda piattaforma accessibile sempre dal portale dell'Ulss», ha comunicato Contato, un ulteriore tentativo di raggiungere quella fetta di persone nate tra il 1942 e il '51, circa un quarto, che ancora non si vaccina. «Apriremo altri posti per loro, ce n'è già una prima dotazione di 3.500», precisa il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Luca Sbrogiò, mentre invece sono esclusi nuovi Vax-day ad accesso libero com'è avvenuto la scorsa settimana per gli ultraottantenni, per vaccinarsi senza prenotare. L'altro target che l'azienda sanitaria punta a completare è quello dei cosiddetti fragili, dai malati cronici ai disabili gravi, compresi i conviventi e accompagnatori di questi ultimi.
BURANO E MIRA
Intanto arrivano altre forniture: oggi 3.300 dosi di Astrazeneca e tremila di Moderna, domani un carico di 21.500 dosi di Pfizer Biontech. Per sabato, primo maggio, festa del lavoro è stata fissata la vaccinazione di 250 persone a Burano nell'ambulatorio ricavato nella palestra dell'isola. A Mira, a partire da domani pomeriggio, mercoledì, saranno effettuate le vaccinazioni anche nei centri socio-culturali Centro anch'io di via Lago di Misurina a Oriago e Bella Età di Piazza Vecchia a Gambarare. I due centri anziani si sono resi disponibili infatti ad accogliere i medici di medicina generale di Mira, che non dispongono di sale d'attesa, e che vacineranno i loro pazienti della fascia di età dai 70 ai 79 anni (gli appuntamenti verranno gestiti dai medici stessi).
Infine, come spiegato dal direttore sanitario dell'Ulss Giovanni Carretta, «da ieri negli ospedali comincia ad essere progressivamente ripristinata l'attività sanitaria ordinaria, a partire da quella chirurgica».