Ultima chiamata per i sanitari dell'Ulss 3 ancora non vaccinati, poi scattano le sanzioni

Martedì 27 Aprile 2021 di Alvise Sperandio
Ultima chiamata per i sanitari dell'Ulss 3 ancora non vaccinati, poi scattano le sanzioni

VENEZIA - Ultima chiamata per i sanitari dell'Ulss 3 ancora non vaccinati. Ieri, a quattro mesi dall'inizio della campagna avviata il 27 dicembre scorso, l'azienda sanitaria veneziana ha inviato una lettera a ciascuno dei 900 lavoratori che finora non hanno fatto la profilassi, ricordando che la vaccinazione è divenuta obbligatoria ai sensi del decreto legge 44 del governo Draghi. Qualora anche quest'ultimo appello non fosse seguito dalla vaccinazione, alla quale i sanitari possono sottoporsi negli ospedali, scatteranno le sanzioni: è previsto lo spostamento ad altra mansione che non implichi un contatto diretto con i pazienti e, nell'impossibilità di un'altra collocazione, anche la sospensione dal lavoro con blocco dello stipendio.


IL MONITO
Un mese fa erano circa 1.200 i professionisti della sanità ancora non vaccinati, tra i quali pochi medici e molti operatori socio sanitari.

Dunque, con l'entrata in vigore dell'obbligatorietà, circa un quarto si è già regolarizzato. Ora spetta agli altri 900, da cui vanno però decurtati circa 120 lavoratori che nei mesi passati sono stati contagiati dal Covid e per vaccinarsi devono aspettare il decorso dei 90 giorni canonici da quando si sono negativizzati. «Ci sono i renitenti, ma non tutti sono tali, perché ci sono, ad esempio, donne in gravidanza o persone che hanno qualche patologia cronica. Se il diniego diventa definitivo, valuteremo le singole posizioni e agiremo secondo la legge», annuncia il direttore generale dell'Ulss 3 Edgardo Contato, nel consueto punto sulla campagna vaccinale. E proprio durante l'incontro è giunto in diretta l'annuncio del governatore veneto Luca Zaia di aprire in anticipo, rispetto al preventivato 3 maggio, le prenotazioni per la vaccinazione anche dei sessantenni (le classi cioè dal 1961 in giù), anche se ancora non sono stati esauriti gli ultrasettantenni per i quali la copertura è attorno al 75%.


PRENOTAZIONI
Gli 8.600 posti disponibili, aperti dalle 14 in due tranche sulla piattaforma regionale accessibile dal portale dell'azienda sanitaria, sono andati a ruba e molte richieste sono state respinte. La prenotazione online, peraltro, non è per tutti agevole e tra gli stessi ultrasettantenni probabilmente c'è chi ancora non aderito perché fatica a destreggiarsi con il computer. «Non dimentichiamo che resta attivo il numero del Cup, il Centro unico di prenotazione, lo 041.844844 (tutti i giorni, domenica compresa, con orario continuato 8-18), a cui può continuare a rivolgersi chiunque. Entro il fine settimana, inoltre, sarà attivata la prenotazione del vaccino da effettuare presso il proprio medico di medicina generale, tramite una seconda piattaforma accessibile sempre dal portale dell'Ulss», ha comunicato Contato, un ulteriore tentativo di raggiungere quella fetta di persone nate tra il 1942 e il '51, circa un quarto, che ancora non si vaccina. «Apriremo altri posti per loro, ce n'è già una prima dotazione di 3.500», precisa il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Luca Sbrogiò, mentre invece sono esclusi nuovi Vax-day ad accesso libero com'è avvenuto la scorsa settimana per gli ultraottantenni, per vaccinarsi senza prenotare. L'altro target che l'azienda sanitaria punta a completare è quello dei cosiddetti fragili, dai malati cronici ai disabili gravi, compresi i conviventi e accompagnatori di questi ultimi.


BURANO E MIRA
Intanto arrivano altre forniture: oggi 3.300 dosi di Astrazeneca e tremila di Moderna, domani un carico di 21.500 dosi di Pfizer Biontech. Per sabato, primo maggio, festa del lavoro è stata fissata la vaccinazione di 250 persone a Burano nell'ambulatorio ricavato nella palestra dell'isola. A Mira, a partire da domani pomeriggio, mercoledì, saranno effettuate le vaccinazioni anche nei centri socio-culturali Centro anch'io di via Lago di Misurina a Oriago e Bella Età di Piazza Vecchia a Gambarare. I due centri anziani si sono resi disponibili infatti ad accogliere i medici di medicina generale di Mira, che non dispongono di sale d'attesa, e che vacineranno i loro pazienti della fascia di età dai 70 ai 79 anni (gli appuntamenti verranno gestiti dai medici stessi).
Infine, come spiegato dal direttore sanitario dell'Ulss Giovanni Carretta, «da ieri negli ospedali comincia ad essere progressivamente ripristinata l'attività sanitaria ordinaria, a partire da quella chirurgica».

Ultimo aggiornamento: 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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