Cavidotto interrato a fuoco: treni in ritardo fino a due ore il primo giorno dell'anno

Domenica 2 Gennaio 2022 di Monica Andolfatto
Cavidotto interrato a fuoco: treni in ritardo fino a due ore il primo giorno dell'anno
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MESTRE - Ritardi fino a due ore. È iniziato così il Capodanno a Mestre per uno degli snodi ferroviari più importanti della regione. A tirare il freno a mano sulla tabella di marcia sui treni della linea Venezia-Trieste e e Treviso Udine l'incendio, scoppiato attorno alle quattro mezza di ieri mattina, di un cavidotto interrato adibito al traffico dati che ha mandato in tilt il sistema informatico che sovrintende i collegamenti della parte orientale di territorio.


DISAGI

Nonostante il pronto intervento dei tecnici di Rfi e dei vigili del fuoco i disagi sulla mobilità si sono fatti sentire in maniera piuttosto pesante interessando una cinquantina di treni con ritardi compresi fra i 60 e i 115 minuti.

Nel dettaglio: rallentamenti fino a 90 minuti per 8 treni Alta velocità, fino a 60 minuti per 3 treni Intercity e fino a 115 minuti per 20 treni Regionali, 6 treni Regionali cancellati, 1 treno Intercity e 9 treni Regionali limitati nel percorso. Attivato un servizio sostitutivo di bus ma non per tutte le tratte. Molti viaggiatori so non arrangiati con mezzi proprio. Anche un medico dell'ospedale di Pordenone: «Sono di turno dalle 9.30 non posso aspettare le navette. Mi faccio accompagnare in auto». I tecnici di Ferrovie hanno lavorato sodo per ripristinare al più presto l'intera funzionalità della rete: la situazione è ritornata alla normalità verso le 13.30


DINAMICA

A chiamare il 115 sono stati gli stessi detti alla sicurezza di Rfi, quando - erano le 4.30 - nel giro di ispezione si sono accorti del fumo che usciva da uno dei pozzetti di ispezione del cavedotto interrato che trasporta la fibra. Alzato il coperchio hanno visto le fiamme che hanno provato a spegnere, senza successo, con due estintori, riuscendo però a raffreddare la temperatura. Il rogo è stato domato, sempre con gli estintori, dai pompieri: una decina di metri i cavi andati bruciati. C'era il timore che si trattasse di infrastrutture alimentate ad alta tensione. L'area in cui si è operato è in prossimità dello scalo ferroviario, all'altezza di via Terento, angolo con via Podgora: un punto piuttosto difficile da raggiungere da estranei perché occorre scavalcare ben tre cancelli.


CAUSE

Su come si siano sviluppate le fiamme tutte le ipotesi rimangono aperte. Anche se quella più verosimile fa propendere per un cortocircuito. Come detto l'atto vandalico, che non si esclude, appare piuttosto improbabile perché la zona interessata non è agevole da raggiungere. Sul posto anche personale della Polfer.

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