Si ammala il capotreno, saltano
sei corse: pendolari infuriati

Mercoledì 29 Ottobre 2014 di Gabriele Pipia
Si ammala il capotreno, saltano sei corse: pendolari infuriati
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MIRANO - Il capo-treno resta a casa ammalato? I pendolari restano a piedi infuriati. Era già successo giovedì con la malattia improvvisa del macchinista, è capitato nuovamente ieri e la giustificazione da parte delle Ferrovie è sempre la stessa: «Lo abbiamo saputo all'ultimo, non abbiamo avuto tempo di organizzare un turno sostitutivo». Una giustificazione che per i pendolari ormai conta poco, visto che a rimetterci sono sempre loro.



Studenti e lavoratori che utilizzano la linea Bassano-Venezia ogni giorno si presentano in stazione con un interrogativo: il treno passerà oppure no? Nel mese di ottobre abbiamo contato almeno sei mattinate da incubo, inizialmente le cause sono state guasti tecnici e incidenti al passaggio a livello ma ora i pendolari devono imbattersi anche nelle malattie del personale. Ieri sono state soppresse tre corse Noale-Mestre (quelle delle 7.09, 9.09 e 11.09) e tre corse Mestre-Noale (delle ore 6.22, 8.22 e 10.22).



I treni in questione sono le cosiddette «navette»: sono state introdotte per permettere ai pendolari di Salzano e Spinea (le due stazioni dove non fermano i treni Regionali Veloci) di prendere le coincidenze per Bassano e Venezia, il problema è che saltano di continuo. «Il capo-treno doveva presentarsi alle 4.50 del mattino ma ha comunicato di essere ammalato. Purtroppo la mattina stessa non si riesce ad organizzare una sostituzione» ha fatto sapere ieri Ferrovie.



Ma non esiste un turno di reperibilità per le sostituzioni d'emergenza? «Ieri tra questa e le altre linee regionali abbiamo avuto 3 malattie comunicate all'ultimo - spiega Rfi - Faremo delle valutazioni per capire se c'è un incremento di queste situazioni o se sia solamente una fatalità dovuta alla stagione autunnale».



In questo mese nero i pendolari hanno dovuto fare i conti anche con passaggi a livello danneggiati a Noale e guasti tecnici alla stazione di Maerne. Che fare in questi casi? Molti attendono schiumando rabbia, altri vanno a prendere il bus e chi ha più fretta muove la macchina. «Questo mese abbiamo speso decine di euro tra biglietti e benzina - sbottano i pendolari -. Chi ci rimborsa?».
Ultimo aggiornamento: 21:21

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