Superiori nel caos, orari ridotti, pochi docenti e manca internet

Sabato 3 Ottobre 2020 di Alice Carlon
L'istituto Pacinotti di Mestre
Orari ancora ridotti, docenti mancanti, connessione internet a macchia di leopardo. A due settimane dall’apertura delle scuole la situazione degli istituti superiori resta precaria. Nei licei e negli istituti tecnico professionali di Mestre e Venezia le situazioni sono simili: allo scientifico Bruno e al classico Franchetti da lunedì l’orario passerà dalle 3 ore quotidiane alle 4 mentre, al Pacinotti le lezioni continueranno ad essere ridotte alla fascia 8-11 come anche al liceo Benedetti–Tommaseo del centro storico. La causa degli orari ridotti è la mancata nomina dei docenti da parte dell’Ufficio scolastico: in molti casi l’organico è di fatto dimezzato rendendo impossibile lo svolgersi normale delle lezioni, si lamentano i presidi. E a lamentarsi, oltre a studenti e famiglie, sono anche gli insegnanti precari, che già due volte si sono dati appuntamento davanti alla sede di via Forte Marghera per protestare contro graduatorie imprecise e chiamate che non arrivano. «Ancora non sappiamo dove ci manderanno – sbotta un precario che da una decina d’anni insegna in istituti professionali della provincia – e intanto gli studenti hanno la cattedra vuota». Alle mancate nomine si aggiunge anche un problema di comunicazione: «All’ufficio scolastico staccano il telefono e diventa impossibile chiedere informazioni», spiegano presidi e docenti. Per quanto riguarda le strutture, molti cantieri restano aperti nonostante i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria (per l’adeguamento alle norme anticovid) siano cominciati a giugno-luglio. Con i cantieri aperti, e quindi gli spazi non accessibili al 100%, il corpo docenti incompleto, la connessione internet spesso assente, e dopo un anno scolastico incompleto, gli studenti subiscono ancora una volta, una situazione di precarietà e incertezza. Un esempio è quanto sta accadendo all’istituto professionale Vendramin Corner di Venezia dove in alcune classi mancano 7 docenti su 11 (e tra i 4 nominati ci sono gli insegnanti di religione ed educazione fisica) e dove la metà degli studenti di quinta sta a casa a rotazione una settimana sì e una no, però senza didattica a distanza perché a scuola non c’è ancora la connessione internet. «Il 14 settembre, primo giorno di scuola, ci hanno avvertito con una circolare che a causa di problemi tecnici gli studenti a casa non avrebbero potuto seguire le lezioni in modalità a distanza – spiega un genitore – il problema è che a due settimane dall’inizio le cose non sono cambiate e metà classe si perde le lezioni per una settimana. Almeno in altri istituti alle prime e alle quinte viene garantita la didattica in presenza, mentre qui succede l’opposto». Le aule di palazzo Ariani, sede distaccata del Vendramin Corner, sono piccole tanto che si è deciso appunto di tenere in alcuni casi più di metà classe a casa: «All’inizio i docenti tentavano di utilizzare il cellulare con la loro connessione privata che però saltava continuamente – spiega uno studente dell’ultimo anno – la questione è che oltre a mancare la connessione internet mancano anche le videocamere e la lim (lavagna interattiva multimediale) quindi ora come ora è impossibile fare didattica a distanza». Il preside Michelangelo La Monica però assicura che intorno alla seconda metà di ottobre ogni criticità segnalata verrà risolta: «Fisserò un incontro con i genitori intorno al 20 ottobre, data in cui dovrebbe essersi normalizzata la situazione. A gennaio abbiamo fatto richiesta per l’installazione della fibra, cosa che è stata fatta, ma purtroppo non è ancora stata attivata e questo non è responsabilità nostra né della Città Metropolitana che si è occupata dei lavori, ma del gestore telefonico che ha tempi lunghissimi. Poi per i dispositivi digitali come videocamere e lim ma anche microfoni e casse siamo ancora in attesa della consegna anche se l’acquisto è stato effettuato ad agosto». Anche sulla nomina dei docenti il preside è ottimista: «Ora stanno nominando gli insegnanti di sostegno e credo che quelli d’inglese vengano nominati a breve, poi seguiranno tutti gli altri. Conto che entro ottobre l’organico sia completo».
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