Dopo lo stop-gasolio riprende la pesca, ma è allarme per i prezzi

Lunedì 14 Marzo 2022 di Tullio Cardona - Diego Degan
Mercato del pesce di Rialto a Venezia (foto d'archivio)

VENEZIA  - In mare, con l'occhio alla rete e il pensiero rivolto a Roma.

Da una parte i pescatori di Chioggia, Caorle e Pila che, dalla mezzanotte appena trascorsa, sono tornati a pescare dopo una settimana di fermo quasi totale. Dall'altra l'effetto sul mercato di una settimana di blocco legata al caro carburanti. Da oggi il pesce fresco tornerà a riempire i banchi nei mercati e nei ristoranti alcuni dei quali, almeno a Chioggia, avevano chiuso all'esaurimento delle scorte, per non scadere di qualità nei confronti dei clienti. Un gesto, in qualche modo, di solidarietà verso i pescatori che, comunque, devono valutare, anche oggi, se la vendita del pescato permetterà loro di compensare le spese crescenti, a causa del caro gasolio, delle uscite in mare. Per questo aspettano da Roma un segnale: i famosi 20 milioni di contributo promessi (ma non ancora scritti) dal Governo e l'attivazione della cassa integrazione straordinaria. Ma un altro segnale potrebbe venire dagli autotrasportatori la cui adesione allo sciopero, fin da oggi, potrebbe cambiare lo scenario. Con i camion fermi, infatti, il pesce non arriverebbe ai mercati italiani e stranieri e, probabilmente, neppure quello estero arriverebbe in Italia. In queste condizioni e in mancanza di risposte da Roma, i pescatori potrebbero fermarsi di nuovo.

A RIALTO

Intanto però, se a Chioggia lo stop ai pescherecci si era fatto sentire, Venezia pare ammortizzato abbastanza lo choc dei prezzi e del blocco.
Gli operatori del mercato di Rialto, più che presentare banchi sguarniti, sembrano preoccupati dei ribcari partiti prima di Matale. Credevano fossero i soliti aumenti del periodo festivo, invece i prezzi ada allora non sono più calati. In giro, tra negozi e bancarelle, c'è forte preoccupazione per il futuro, per il possibile aumento delle farine, del grano, ed anche per l'eventuale scarsità del gas, che scalda le serre dove vengono coltivate le verdure. Un volano che potrebbe ripercuotersi con forza sul consumatore.
«I costi dei trasporti internazionali sono molto aumentati - osserva Gino Mascari, spesso portavoce e radar della situazione commerciale realtina - ad esempio ora non manca il vino, ma scarseggiano le bottiglie in vetro, che non arrivano. La globalizzazione si è rivelata un boomerang, se non riesce ad evitare le guerre. Basta che non ci prendano in giro con la storia di un Pil in aumento: sì, cresce sul meno cento degli scorsi anni, ma in verità la crisi continua e con la guerra potrebbe farsi più pesante, visto che i commerci si sono legati in modo globale».

PREOCCUPAZIONE

«Prima di Natale la farina ed il granturco sono aumentati - dicono dal panificio Mauro, el forner del canton - Per ora non ci sono altri rincari, ma sappiamo che siamo forti importatori di grano proprio dalla Russia e dall'Ucraina. Ci aspettiamo purtroppo l'aumento dei costi di approvvigionamento, che andrebbero a sovrapporsi agli aumenti attuali. Superata a stento la pandemia, speriamo che ora la guerra finisca presto». Eddy, frutta e verdura: «Sono aumentati parecchio i prodotti che giungono dal sud Italia, non so se per ragioni di trasporto o per il fatto che il meridione è stato recentemente falcidiato da infausti eventi atmosferici. Sono preoccupato per l'eventuale forte aumento o carenza del gas che fornisce calore alle serre, che fanno crescere ortaggi, frutta e fiori. Il caro energia potrebbe metterle in ginocchio, come in parte sta già facendo producendo crisi nei conti economici delle aziende agricole».
«Il pesce da transito come il salmone è aunetati - spiega Andrea Vio - a causa del rincaro del carburante per il trasporto. Sono persuaso che nel prossimo futuro arriveranno anche a Rialto i segni della guerra. Vedo un domani fosco, persuaso che stiamo andando incontro ad un'inflazione. Poi, fra i commercianti di casa nostra ci sarà chi resisterà e chi no».
 

Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 14:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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