Jennifer accoltellata al nono mese di gravidanza e sotterrata viva, Jessica soffocata e sepolta a Sottomarina: l'orrore senza fine dei femminicidi

Lunedì 20 Novembre 2023 di Monica Andolfatto
Jennifer accoltellata al nono mese di gravidanza e sotterrata viva, Jessica soffocata e sepolta a Sottomarina: l'orrore senza fine dei femminicidi

VENEZIA - C'è chi era appena adolescente e chi ormai nonna. Chi mamma di dieci figli e chi invece il suo primo bimbo lo portava ancora in grembo e l'avrebbe partorito di lì a poco.

Ad accomunarle, al di là del tempo e dello spazio, della condizione sociale e della situazione familiare, è un unico feroce denominatore comune: ad aver messo fine in maniera violenta alla loro esistenza è stato il marito, il fidanzato, l'ex. È una tragica scia di sangue, quasi ininterrotta, quella che testimonia i femminicidi nel Veneziano, e che inizia ben prima che ci fosse un termine preciso per indicare l'omicidio di una donna per mano dell'uomo che quasi sempre non si rassegna a un rapporto sentimentale finito e che comunque considera la compagna non più come una persona ma come "cosa sua". Dalla memoria e dall'archivio affiorano almeno 21 storie, tragicamente uguali, angosciosamente attuali.

Scia di sangue

Come quelle di Jessica Nordio, 14 anni, di Chioggia e di Arianna Vico di Portogruaro, 17 anni: i loro cadaveri straziati vengono trovati a distanza di giorni dalla denuncia di scomparsa. È il 1987 quando Jessica, capelli rossi, lentiggini e occhi azzurri, viene picchiata, soffocate e sepolta sotto la sabbia a Sottomarina, la spiaggia di Chioggia. Arianna, viene lasciata agonizzante sul greto del fiume Livenza nel novembre del 1988: massacrata e stuprata dal 22enne con cui aveva troncato la relazione.

Passano 22 anni e a piangere la loro unica figlia, anche lei poco più che bambina, sono i genitori di Eleonora Noventa, 16 anni e un sorriso contagioso. Il "suo lui", che ha lasciato il giorno prima, la fredda con diversi colpi di pistola a cento metri da casa ad Asseggiano, mentre in bici sta andando dal nonno. Siamo nel 2010, l'anno fra i più orribili, per quella che oggi è chiamata la Città metropolitana di Venezia: oltre a Eleonora vengono uccise altre tre donne. Roberta Vanin, 43 anni, è dilaniata a coltellate nella sua erboristeria a Spinea; stessa età per Emanuela Pettenò di Marghera, che stramazza sotto le pallottole della semiautomatica impugnata dall'ex dietro il cimitero di Campalto; a Quarto D'Altino, il marito spara a Elsa Bellotto, 47 anni,e poi rivolge l'arma contro se stesso, a ritrovare i corpi nella loro abitazione di Quarto D'Altino sono, al rientro da scuola, due dei 10 figli della coppia.
È del 2006 la tragedia più sconvolgente: Jennifer Zacconi, di Olmo di Martellago vent'anni, al nono mese di gravidanza, è aggredita brutalmente e sotterrata ancora viva nella buca scavata dal padre del nascituro.
Un fendente alla gola, così muore nel 2009 Maria Bragato 81 anni, a Gambarare di Mira 2009. Il 2011 è colorato dal giallo funesto di Marcon, Lucia Manca 52 anni, verrà ritrovata dopo mesi di ricerca nel vicentino: in cella il coniuge. Hanè Gjelaj, 46 anni, di Noale sgozzata per strada nel 2012. Emilia Casarin, 66 anni, di Borbiago di Mira, nel 2016, è assassinata dal convivente che le scarica contro il revolver.

Il 2017 è una altro anno nerissimo: quattro le croci piantate. A Musile di Piave è la lama in ceramica di un coltello da cucina, brandito dall'ex, che non lascia scampo a Maria Archetta Mennella, 38 anni. A Dogaletto di Mira muore Sabrina Panzonato, 52 anni, uccisa dal marito poliziotto. Sonia Padoan, 76 anni, viene accoltellata a morte dal figlio a Marghera. E poi c'è il duplice omicidio di via Miranese a Mestre: Stefano Perale ammazza Anastasia Shakurova, 30 anni e il suo fidanzato Biagio Buonomo, 31 anni: si era invaghito di lei e non sopportava l'idea che fosse di un altro e che per di più da lui aspettasse un figlio. Nel 2018 a Cavarzere si consuma il massacro di Maila Beccarello, 37 anni, l'anno dopo Marghera è in lutto per Claudia Bortolozzo, 51 anni. Nel 2021 a Concordia Sagittaria, Victoria Osagie, 36 anni, cade sotto i fendenti del marito. Lorena Puppo, 50 anni a Fossalta di Portogruaro nel 2022 esala il suo ultimo respiro presa a bottigliate dall'uomo che diceva di amarla. Stesso destino di sangue, stesso anno anche per Lilia Patranjel, 40 anni a Spinea, e Cinzia Luison, 60 anni, a San Stino.

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