Omicidio di Giulia, la sorella Elena attaccata da Valdegamberi: «Disgustose le sue affermazioni. Dimettermi? No». Zaia: «Mi dissocio»

Il consigliere regionale parla di «messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita». La deputata Pd Rachele Scarpa chiede le sue dimissioni

Lunedì 20 Novembre 2023 di Redazione web
Stefano Valdegamberi e Elena Cecchettin

VENEZIA - Duri attacchi, oggi 20 novembre, a Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Veneto eletto nella lista Zaia e ora nel Gruppo misto, che in un post Facebook ha criticato le parole pronunciate da Elena Cecchettin, la sorella di Giulia ammazzata dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Il presidente del Veneto Luca Zaia si è dissociato da quanto detto da Valdegamberi, mentre dalle oppisizioni vengono chieste le sue dimissioni.

IL POST DI VALDEGAMBERI SU FACEBOOK

«Ho ascoltato a Dritto e Rovescio le dichiarazioni della sorella di Giulia.

Posso dire che non solo non mi hanno convinto per la freddezza ed apaticità di fronte a una tragedia così grande ma mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i Magistrati valutino attentamente. Non condivido affatto la dichiarazione che ha fatto. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto…spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro. Fossi un Magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto….e non aggiungo altro. Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla "società patriarcale". Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forse mi sbaglio ed è solo la mia suggestione».

LUCA ZAIA: «MI DISSOCIO TOTALMENTE»

«Ho avuto modo solo in questo momento di leggere quanto scritto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, nelle sue pagine social. Sono parole dalle quali mi dissocio totalmente, nei concetti espressi e nelle modalità» afferma il presidente del Veneto Luca Zaia nella tarda mattinata di oggi. «Penso - ha aggiunto - che sia il momento del dolore e del suo rispetto, non certo quello di invocare l'intervento di magistrati sulle dichiarazioni personali della sorella di una ragazza che ha perso la vita in questo modo tragico». «Siamo tutti chiamati - ribadisce Zaia - a una riflessione profonda, intima, e soprattutto a combattere ogni forma nella società di violenza sulle donne. Giulia è la 105esima vittima innocente in questo Paese; c'è un grande lavoro da fare per formare l'intera comunità; ben venga il lavoro nelle scuole, sulle nuove generazioni e sull'intero strato sociale» dice Zaia.

Ma il presidente veneto rincara: «I social sono lo specchio della società. Prima le stupidaggini si dicevano davanti al banco del bar, oggi qualcuno riesce a metterle nero su bianco, molto spesso in un italiano zoppicante, si sente premio Nobel e ha il suo momento di gloria». Ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, interpellato sulle frasi del consigliere regionale Valdegamberi a proposito della sorella di Giulia Cecchettin. Zaia ha sottolineato che «la sorella di Giulia sta vivendo un momento di assoluta difficoltà e di dolore, che va rispettato e compreso fino in fondo. La famiglia ci avrà sempre al suo fianco». Poi ha aggiunto che «di cretinate se ne leggono e se ne dicono tante nella comunità, è innegabile che poi si trasferiscano anche sui social. Ciò non toglie - ha concluso - che fare una pagina di sostegno ad una persona che ha fatto perdere la vita ad un'altra mi sembra una cosa fuori dal mondo».

LE PAROLE DI ELENA CECCHETTIN

Le parole di Elena Cecchettin pronunciate durante la trasmissione "Dritto e Rovescio" in onda ieri sera, 19 novembre, su Rete Quattro.

LA REPLICA DI VALDEGAMBERI

«Dimettermi? No. Quelli che mi hanno votato la pensano come me. Ho ricevuto messaggi di morte da quelli che dicono di rispettare uomini e donne. Elena parla di uomo patriarcale e poi sui social ha richiami a simboli satanisti. Fa la morale e poi segue certe teorie sataniste. Viene a farmi la morale a me e poi segue certe teorie…». Così, a La Zanzara su Radio 24, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, al centro di polemiche dopo il suo post su Facebook sulle affermazioni di Elena Cecchettin. «La violenza - osserva - non è solo dell'uomo; a Verona, si è suicidato un mio amico pressato dalla moglie. Il discorso di Elena è ideologico, ho il diritto di dire che non sono d'accordo. Lei critica la mentalità patriarcale poi esalta Lucifero». «Sono mitragliato - aggiunge - non riesco neanche a telefonare. Ricevo minacce, anche di morte. Le ricevo poi dai primi pacifisti che dicono di rispettare gli uomini e le donne, ma sono i primi a dirti ti aspettiamo sotto, veniamo a trovarti. Ho sempre rispettato le donne ed essere messo sul piano di tutti gli uomini che «son così», non ci sto. Pena? Quella massima, non è possibile togliere la vita a una ragazza». Valdegamberi conclude rilevando che non si pensa a dimettersi «Per cosa? Quelli che mi hanno votato la pensano come me. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, mentre da quelli che professano la libertà di pensiero ho ricevuto messaggi di morte. Quelli sono da perseguire».

GLI INSULTI SUI SOCIAL

Le parole di Stefano Valdegamberi hanno sollevato un polverone di critiche sui social. E il consigliere veneto rincara rispondendo ai commenti su Facebook e sempre rivolgendosi alla ragazza scrive: «Parla così di fronte alla morte una frequentatrice di centri sociali e delle bestie di satana? Spero che la Magistratura prenda in considerazione questi elementi non insignificanti. Excusatio non petita accusatio manifesta dicevano gli antichi».

REAZIONI POLITICHE: «VALDEGAMBERI SI DIMETTA»

Critiche e una richiesta di dimissioni vengono avanzate  da parte della deputata Pd Rachele Scarpa nei confronti del consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi, per le affermazioni sul caso di Giulia Cecchettin che definisce «disgustose». In un post su Facebook, Valdegamberi sostiene che le dichiarazioni di Elena «mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i magistrati valutino attentamente. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita». Proseguendo, il consigliere regionale sostiene «il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla 'società patriarcale'. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito». Secondo Scarpa, Valdegamberi «commette ancora violenza: è assolutorio, distoglie l'attenzione da ciò che è successo, rompe il silenzio in cui, anche solo per pudore, farebbe meglio a restare. Grazie dunque all'ennesimo ricco maschio bianco, che usa la sua posizione di personaggio pubblico per dare fiato alla bocca e per rafforzare quella stessa cultura che uccide, anziché decostruirla. Si dimetta immediatamente. Le sue parole inquinano il discorso pubblico e mettono in pericolo tutte noi», conclude. 

Il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli: «Il consigliere regionale della lista Zaia, Stefano Valdegamberi, è semplicemente indecente: nutre sospetti sulla sorella di Giulia Cecchettin, Elena, dopo la sua intervista. Secondo lui, sarebbe troppo fredda e apatica, tanto che dovrebbe indagare la magistratura. Sospetti che si trasformano in certezza quando il consigliere visita il sito web della ragazza. In base a quale elemento la magistratura dovrebbe indagare su Elena Cecchettin, sorella di Giulia? Perché fredda? Perché non si veste secondo i gusti del consigliere regionale? Le insinuazioni dell'esponente della maggioranza di Zaia in Veneto sono gravissime e per questo presenterò un'interrogazione parlamentare indirizzata alla premier Meloni». «Sui femminicidi - continua Bonelli - non è ammissibile che esponenti istituzionali possano avere simili comportamenti, pertanto invierò l'interrogazione, contenente le dichiarazioni di Valdegamberi, anche alla Procura per conoscenza. È fin troppo evidente la strategia di accusare Elena Cecchettin in risposta al suo attacco a Salvini, così da screditarla. Ma di fronte a una tragedia come quella del barbaro assassinio di Giulia il consigliere della lista Zaia ha perso l'occasione di tacere e ha dimostrato come, ancora oggi, l'emergenza femminicidi ci coinvolga tutti, a partire dal linguaggio, dal comportamento e dalle decisioni istituzionali».

«Un abbraccio a Elena Cecchettin per l'oltraggioso e delirante attacco del leghista Valdegamberi. È inconcepibile che al dolore si aggiunga violenza istituzionale per aver ribadito la sacrosanta verità che a quanto pare destabilizza chi alimenta questo sistema tossico patriarcale». Lo scrive su X il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico.

Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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