Sorrentino recluta un esercito
di 535 comparse per il nuovo film

Sabato 9 Gennaio 2016 di Paolo Navarro Dina
La prima immagine ufficiale di The Young Pope di Paolo Sorrentino
In attesa di Carnevale e dell’invasione delle maschere Venezia è diventata, nel frattempo, la capitale delle comparse cinematografiche. In un certo senso la città è abituata alla presenza tra calli e campielli di troupe con grandi artisti. Ma in ogni modo si respira sempre un po’ di aria frizzante e di cotillons. E così è pronta a scendere in campo per la miniserie tv in otto puntate che si appresta a girare nel cuore delle Serenissima il regista e premio Oscar, Paolo Sorrentino dal titolo "Il Giovane Papa", un vero esercito composto da ben 535 comparse,  maschi, donne e bambini, selezionati in una serie di provini effettuati soprattutto nel novembre scorso negli uffici della 360DegreesFilm, una società veneziana con sede alla Giudecca e che si è incaricata, insieme alla produzione della pellicola di Sorrentino, la Wildside di Roma, di cercare, trovare e quindi selezionare tutte le persone necessarie per le riprese a Venezia.
Una vera e propria febbre del grande cinema, che vedrà impegnate le 535 comparse soprattutto in tre giorni, in particolare lunedì 11, martedì 12 e infine, ma solo in minima parte per il 15 gennaio, rispetto ai cinque programmati per le riprese. I due giorni centrali (13 e 14 gennaio) della prossima settimana della troupe di Sorrentino a Venezia, invece, saranno tutti per gli attori e le attrici protagoniste (come riferiamo qui accanto). All’incirca, per la loro partecipazione, le comparse prenderanno circa 120 euro a giornata. La maggior parte di esse dovrà alzarsi di buon’ora, soprattutto martedì, quando, attorno alle 7 del mattino, tempo meteorologico permettendo, si gireranno le scene in esterna, a San Marco, dove uomini, donne e soprattutto bambini nel loro ruolo di comparse dovranno prendere posto in Piazza per girare alcune scene principali, come se fosse piena estate, della miniserie tv che giungerà sui teleschermi in otto puntate, in data da destinarsi, sotto l’egida di tre grandi case di produzione internazionali come Sky, Hbo, e Canal Plus.
E proprio questo appuntamento, da molti ritenuto da non perdere con il regista romano abituato ai soggiorni veneziani, che vi è stata una lunga trafila per il cosiddetto casting degli "attori". E non sono mancate nè gli entusiasmi nè le polemiche. Una di queste ha riguardato una ragazza madre con figlio di sette anni, non sposata che, dopo aver partecipato a tutta la selezione ed esser stati scelti, al momento della presentazione della documentazione amministrativa per la registrazione del prestazione d’opera come comparsa, ha ritenuto di non aver visto riconosciuti i propri diritti polemizzando per una serie di obblighi burocratici, come la presentazione di una dichiarazione di patria potestà, che a suo modo di vedere nulla aveva a che fare con l’impegno lavorativo. Un caso che sarebbe potuto sfuggire di mano visto che la signora ha accampato fin dal primo momento una discriminazione sul lavoro, ma che è stato poi risolto dalla stessa produzione del film che si è rivolta, inoltrando tutta la documentazione, all’Ispettorato provinciale del Lavoro. Qui, gli esperti hanno confermato che, anche nel caso della signora, l’eventuale contratto di lavoro sarebbe stato possibile sottoscriverlo solo con la presentazione di un documento che attestasse la patria potestà. Il risultato finale è stato che la donna ha deciso di rinunciare all’impiego in qualche modo sbattendo la porta. Ma allo stesso, molte altre persone, soprattutto donne con i loro bambini, hanno superato questo presunto ostacolo, presentando alla produzione ogni sorta di certificato e iniziando così a sognare di poter fare qualche piccolo passo nel mondo del cinema. 
Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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