VENEZIA - Con l'approvazione della Legge di Bilancio 2023, diventa realtà la norma sul dimensionamento scolastico che prevede da un lato l'aumento di studenti da assegnare a ciascun istituto e dall'altro il taglio di sedi e di organico.
TAGLIO DEGLI ORGANICI
La prima inevitabile conseguenza sarà la riduzione dei posti in organico di oltre 1.400 tra dirigenti scolastici e direttori amministrativi, per passare in meno di 10 anni, nel 2031/2032 da 7.519 istituti a 6.885 in Italia, secondo la relazione tecnica allegata alla legge di Bilancio. Un taglio che, basandosi esclusivamente su criteri numerici, andrà a colpire i territori più deboli, più segnati dal calo demografico. Tra questi anche Venezia Centro Storico e le sue Isole, già interessate in passato da piani di dimensionamento, che hanno portato ad accorpare sia istituti comprensivi, come nel caso delle scuole primarie di Murano e Burano, ma anche istituti superiori come, ad esempio, il Liceo Scientifico Benedetti oggi accorpato con l'Istituto Tommaseo, e che registra numeri in calo relativamente ai nuovi iscritti alla primaria. Saranno poco meno di 500 i bambini veneziani della città d'acqua che a settembre inizieranno il loro percorso scolastico: due terzi di questi residenti in Centro Storico un terzo nelle isole.
CALO DEMOGRAFICO
I dati relativi alle previsioni sulle nuove iscrizioni alla prima elementare evidenziano ancora una volta il calo demografico costante e inesorabile che sta coinvolgendo Venezia. Il trend demografico mostra come negli ultimi anni i nuovi iscritti siano calati in modo lineare di quasi il 5% ogni anno, facendo registrare un calo del 20% di nuovi alunni nel corso dell'ultimo quadriennio. Curioso notare come il calo di nuovi nati nelle isole della Laguna, a Murano, Burano, Sant'Erasmo, Mazzorbo, Torcello, Pellestrina e San Piero in Volta si sia attestato invece intorno al 2% in meno, circa la metà di quanto accaduto in media nel Comune di Venezia. A livello demografico le isole risultano quindi avere una popolazione più omogenea nel rapporto tra adulti, anziani e bambini come emerge dai dati pubblicati sul sito dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Venezia, relativi al numero di residenti divisi per fasce di età. Non va meglio in Terraferma, dove si stima che i nuovi iscritti all'Anno Scolastico 2023/2024 saranno circa 1500, un terzo dei quali residenti a Mestre centro e il resto nell'hinterland. Anche in questo caso si conferma la diminuzione costante dei bambini di prima elementare che si attesta anche qui intorno al 5% all'anno. Anche l'area di Venezia conferma dunque, le ragioni di proporzionalità tra calo demografico e riduzione del numero di plessi scolastici ipotizzate da Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito, nel pianificare la riorganizzazione del sistema scolastico. Criteri che in una realtà particolare come quella lagunare rischiano di trasformare il percorso scolastico degli studenti in una corsa a ostacoli, tra spostamenti e difficoltà per raggiungere ogni giorno la scuola.