PELLESTRINA (VENEZIA) - «Pellestrina è la realtà a cui stiamo dando le maggiori attenzioni di tutto il Veneto dal punto di vista scolastico». Così la direttrice generale dell'Ufficio scolastico regionale del Veneto, interpellata sul caso della bambina che è stata inserita in una classe di prima elementare alla scuola Zendrini, unica femmina in una classe di appena 6 iscritti, 5 dei quali maschi. «Come ufficio scolastico regionale - spiega sinteticamente ma con cortesia Carmela Palumbo - abbiamo messo a disposizione tutte le risorse affinché ci potessero essere due classi, nonostante il numero ridotto di iscrizioni.
LA DIRIGENTE
La dirigente dell'istituto comprensivo Franca Ongaro, professoressa Chiara Leone, ha spiegato di aver semplicemente applicato il regolamento d'istituto essendo la bimba anticipataria (nata nel 2017 compirà 6 anni a marzo). I genitori, però, non demordono: il ricorso al Tar verrà formalizzato con carattere d'urgenza proprio per avere una risposta in tempi stretti. Giovedì si sono incontrati a Padova con l'avvocato Rodolfo Romito per dare avvio alle procedure (dopo una prima diffida che non ha sortito alcun effetto). Intanto, ieri, dopo la notizia riportata sul Gazzettino, la vicenda ha fatto il giro dell'isola. A Pellestrina in tanti si sono mobilitati. Alcuni genitori si sono dichiarati disponibili anche a una raccolta di firme e a sottoscrivere una petizione per chiedere alla scuola la bimba possa essere spostata e inserita nella classe più numerosa, dove attualmente ci sono 22 alunni (12 maschietti e 10 femmine) di prima elementare. Non sarà semplice però: perchè la classe da 22 è già in derogaper una disabilità. Quindi ci sono vincoli ben precisi e trovare una soluzione che metta tutti d'accordo sarà un'impresa.