Schiacciato da un tronco: 35enne con le gambe spezzate e la colonna vertebrale lesionata

Giovedì 7 Aprile 2022 di Diego Degan
Il luogo dell'infortunio

CHIOGGIA - Le gambe spezzate e la colonna vertebrale lesionata a causa dell'albero che gli è caduto addosso. È un giovane di 35 anni l'ennesimo operaio a rimanere seriamente ferito in un incidente sul lavoro: per sua fortuna non è morto, ma le sue condizioni sono ritenute gravi al punto che i sanitari si sono riservati la prognosi in attesa dell'esito dell'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto ieri, all'ospedale dell'Angelo a Mestre.

L'incidente si è verificato nella prima mattinata.

LA DINAMICA

Un gruppo di operai di una ditta privata stava ripulendo da erba, piante e cespugli un'area verde che si affaccia sul lungomare. In particolare stavano provvedendo al taglio di un albero a cui avevano già potato la chioma. Ma quando sono passati a tagliare alla base il tronco, quest'ultimo, alto circa cinque metri e del diametro di una quarantina di centimetri, è precipitato addosso allo sfortunato 35enne, bloccandogli le gambe con il suo peso. Non è chiaro se fosse lui stesso intento a tagliare l'albero, o se fosse qualche suo collega. Sta di fatto che, dopo essere stato investito dalla pianta, il giovane ha avvertito un fortissimo dolore alle gambe che ha fatto sospettare subito la frattura a lui e alle altre persone presenti. I colleghi hanno immediatamente avvertito i soccorsi e sul posto sono arrivati, in breve tempo, l'ambulanza del 118, gli ispettori dello Spisal, i carabinieri, la cui caserma si trova poco lontano dal luogo dell'incidente, e i vigili del fuoco. Questi ultimi con il previsto compito di sollevare, in sicurezza, con le loro attrezzature, il tronco dell'albero dalle gambe dell'infortunato. In realtà a questa incombenza hanno provveduto, prima dell'arrivo dei pompieri, i colleghi dell'operaio, anche per cercare di alleviargli il dolore. Lui, comunque, è sempre rimasto vigile e cosciente, il che depone a favore di conseguenze non irrimediabili per il suo stato di salute fisico. I sanitari giunti sul posto hanno esaminato le sue condizioni e, dopo averlo stabilizzato, hanno deciso per la centralizzazione all'ospedale di Mestre. Il 35enne, quindi, è stato caricato in ambulanza (data la momentanea indisponibilità dell'elicottero) e trasportato all'ospedale dell'Angelo dove, appunto, è stata eseguita l'operazione che ha lo scopo di preservare la piena funzionalità degli arti. In ogni caso sembra certo che l'infortunato avrà bisogno di un congruo periodo di riabilitazione motoria.

LE INDAGINI

Intanto, sul luogo dell'incidente gli ispettori dello Spisal, ente che ha la titolarità per questo tipo di episodi, in collaborazione con i carabinieri, hanno provveduto al sequestro dell'area di cantiere e all'ascolto dei testimoni che avevano assistito alla scena. Quello che è da appurare, appunto, è se l'infortunato fosse stato avvertito (e istruito a dovere) circa la distanza di sicurezza da tenere rispetto all'abbattimento della pianta o, nel caso fosse lui a tagliarla, in quale posizione si fosse collocato. Molto spesso, infatti, gli incidenti di lavoro sono causati dalla trascuratezza (più o meno indotta) di elementari norme di comportamento che, seppur macchinose, garantiscono la sicurezza del personale coinvolto.
 

Ultimo aggiornamento: 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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