VERONA - Due infortuni mortali sul lavoro nel Veronese nel giro di due ore e altri due incidenti anche nel Veneziano, ma con conseguenze per fortuna meno gravi. Un agricoltore è morto mentre stava eseguendo dei lavori in un terreno accanto alla sua abitazione a Quinzano, frazione sulle colline di Verona.
Invece a Mazzurega di Fumane, in Valpolicella, un operaio 41enne è morto all'interno di un cantiere edile.
Tragedia di Fumane
L'elettricista è caduto in un tombino ed è rimasto a testa in giù tantissime ore. Forse fin dal mattino di ieri 6 aprile. Doveva sistemare dei cavi all’interno di quel pozzetto, un’apertura di 40 centimetri per 40. Si è sporto troppo, il peso lo ha trascinato più in basso e Matteo Zenatello, che avrebbe compiuto 42 anni il 20 aprile, è rimasto incastrato a testa in giù, fino alla morte. Zenatello, era residente a Verona in zona Porto San Pancrazio
L'allarme è stato lanciato intorno alle 18.30 nel cantiere di una villa privata in costruzione in località La Ca' del comune di Fumane, quando è stato rinvenuto il cadavere dell'operaio elettricista. L'uomo è stato ritrovato dal datore di lavoro, titolare di una ditta di impianti elettrici, che non lo aveva visto rientrare in azienda al termine dell'orario di lavoro. Sul posto è intervenuto lo Spisal di Valeggio sul Mincio.