San Donà: «Gli hamburger sono abusivi». Locale chiuso e maxi multa da 5mila euro al proprietario

Giovedì 28 Luglio 2022 di Fabrizio Cibin
San Donà: «Gli hamburger sono abusivi». Locale chiuso e maxi multa di 5mila euro al proprietario
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SAN DONÀ DI PIAVE - In attività senza i necessari documenti: hamburgeria chiusa dai vigili e multa da 5mila euro. È successo martedì, a pochi passi dal centro cittadino, dove da circa un mese era stata avviata una attività di preparazione e vendita di hamburger e bubble tea. Da quanto hanno potuto appurare gli uomini del Nucleo di Polizia Commerciale, che poi hanno eseguito la chiusura, a seguito dell'ordinanza del sindaco Andrea Cereser, il titolare non aveva presentato la segnalazione certificata di inizio attività. Tecnicamente, dunque, risultava avviata abusivamente, non avendo presentato i relativi documenti per potere funzionare regolarmente. Ciò significa che il titolare di questa attività non ha, presentato la Scia, acronimo di Segnalazione certificata inizio attività, nella quale vengono indicati i requisiti morali e professionali: nel primo caso deve essere dimostrato di non avere subìto condanne, nel secondo di avere fatto tutti i relativi corsi, come da norma.

Si tratta di requisiti di cui l'uomo potrebbe di certo essere in possesso, ma non avendo prodotto la relativa documentazione allo sportello unico delle attività produttive del Comune, le autorità non hanno potuto accertare e verificare dovutamente. Una questione formale, dunque, più che sostanziale. Il gestore ora può regolarizzare la propria posizione presentando la certificazione di inizio attività, con tutti i relativi documenti, come avrebbe dovuto fare prima dell'avvio, circa un mese fa; almeno così risulterebbe non avere fatto, considerato il provvedimento di chiusura.

Al titolare è stata contestata, oltre all'immediata chiusura, anche una sanzione di 5mila euro per violazione della legge regionale sulla somministrazione di alimenti e bevande; soldi che dovrà comunque versare alle casse comunali, anche se dovesse regolarizzarsi a breve. A quanto pare l'uomo si sarebbe giustificato nei confronti degli agenti che gli notificavano il provvedimento di chiusura, sostenendo di non essere stato in grado di presentare i documenti necessari e di essere in difficoltà economica.
Questa è la seconda attività abusiva su sede fissa chiusa nel giro di poche settimane perché irregolare. «È inaccettabile che al giorno d'oggi improvvisati imprenditori privi di scrupoli, senza i previsti titoli e requisiti, possano aprire attività commerciali in spregio alla legge e al principio di leale concorrenza dichiara l'assessore alla Sicurezza Walter Codognotto Ringrazio ancora una volta la Polizia Locale per l'incessante attività che svolge a tutela dei consumatori e di tutti i commercianti che ogni giorno svolgono il loro lavoro con serietà, dedizione e rispettando le regole».
 

Ultimo aggiornamento: 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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