Salone nautico, trecento barche riempiranno l'Arsenale di Venezia

Venerdì 20 Maggio 2022 di Tomaso Borzomì
Salone nautico, trecento barche riempiranno l'Arsenale di Venezia

VENEZIA - Il mondo della nautica e le tradizioni veneziane si riuniranno nei nove giorni del Salone nautico. Se da un lato saranno avvicinabili le creazioni di yacht che in pochi possono permettersi, dall'altro sarà l'occasione per toccare da vicino la cantieristica artigianale e le eccellenze manifatturiere che contraddistinguono il saper fare Made in Venice. Il tutto all'Arsenale.

E così dal 28 maggio al 6 giugno, tra le 10 e le 20.30, il Salone ritorna per consacrare ancora una volta il rilancio della città con gli eventi, dopo due anni di pandemia. Aviolanci organizzati dalla Marina militare, la possibilità di osservare le curiosità del sottomarino Enrico Dandolo, ma anche convegni, approfondimenti, regate ed esposizioni della tecnologia dell'ultimo momento saranno il cuore pulsante del Salone. Una rassegna che, come ha ricordato il Ceo di Ferretti Alberto Galassi: «È l'unica nel Mediterraneo orientale, dal Libano a Venezia».


GLI SPAZI
Venezia però non si propone come l'antagonista a Genova: «Non faremo mai un doppione, vogliamo puntare sulla sostenibilità», ha spiegato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, regista della manifestazione che prosegue dal 2019, quando è stato ideato. La scommessa di quattro edizioni fa è ora realtà, con numeri in aumento e conferme che danno fiducia all'evento. Come ha spiegato il direttore commerciale Alberto Bozzo, il 98% degli espositori del 2021 ha confermato la presenza.
Presenza che si è allargata a 200 imprese in grado di metter in acqua 240 imbarcazioni e un'altra sessantina a terra. Per fare questo, saranno utilizzati tutti gli spazi possibili. Il »salone si svilupperà sui 30.000 mq all'aperto e sui 5.000 mq al coperto dell'Arsenale ma soprattutto sui 50.000 mq di superficie acquea dello storico bacino, dove le strutture galleggianti Ingemar (oltre 1.000m lineari) ospiteranno yacht, super-yacht e proposte diverse. La disposizione dell'edizione 2022 prevede di ampliare le precedenti installazioni con un fronte unico di ormeggio per le barche in esposizione con nuovi accessi dalla banchina, per la cui realizzazione sono stati aggiunti 5 nuovi moli galleggianti larghi 5m e dotati di parapetti, scalette, bitte e passerelle di collegamento.
Dall'area del piazzale della Campanella (il più vicino all'ingresso dalla fondamenta de l'Arsenal) dove si snodano alcuni stand, ci saranno tre moli dedicati a imbarcazioni a vela, elettriche, barche istituzionali e classiche, quindi tender, supertender, prodotti con novità ibride e a celle, gommoni fino agli yacht. Proprio questi ultimi avranno spazio a partire dal terzo molo per svilupparsi lungo tutta la riviera di ponente e levante, unita per l'occasione in oltre trecento metri destinati a quaranta navi da diporto.


COSA VEDERE
Sarà presente poi un'area e-village dedicata a imbarcazioni elettriche, spazi per vedere da vicino le gondole, prove di voga per i più piccoli, così come imbarcazioni utili alla vela al terzo, la voga alla veneta e canoe. A pochi passi campeggerà l'Enrico Dandolo, il sottomarino visitabile, per poi arrivare dove si sviluppano le tese. Una delle novità di quest'anno consiste proprio nell'apertura di cinque tese espositive con motori, propulsioni, arredamento, eccellenze artigiane che collaborano con i designer di interni e la Fincantieri. Sarà qui possibile toccare con mano la realtà nautica in una sfaccettatura nuova. Al bacino di carenaggio piccolo si aggiungerà poi quello medio, con una sessantina di imbarcazioni a terra che spazieranno su vari temi. L'elettrico si avvicinerà al classico legno o vetroresina, potendo presentare da vicino un re-fitting che punterà a sottolineare la vocazione altamente sostenibile dell'impronta voluta. Infine, la Torre di porta nuova sarà uno degli spazi dedicati ai convegni, dove sarà possibile affrontare temi sull'andar per mare che spazieranno grazie all'impronta scientifica voluta. Modi diversi per cercare di divulgare una cultura e il rispetto del mare, visto che a Venezia, come ha spiegato lo stesso sindaco, i problemi arrivano prima che da altre parti, ma sono gli stessi che tutti dovranno affrontare per la salvaguardia della città e dell'ambiente.

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