Ritroviamoci in Piazza come una volta: gli ex ragazzi ci riprovano /L'appuntamento

MESTRE - Il format è lo stesso, come l'idea. La differenza stavolta è che con un anno di esperienza in più alcune situazioni saranno meno improvvisate e dietro alla costruzione dell'evento in molti ci hanno lavorato per settimane. Torna venerdì 6 ottobre Ritroviamoci in Piazza come una volta. Il luogo è Piazza Ferretto, l'ora le 19, il tema conduttore della serata, oltre l'aperitivo e lo struscio, la musica, prevalentemente quella anni '80, con brani anche degli anni '70 e '90. Un anno fa l'iniziativa fu un successo inatteso con tremila presenze. Un'idea trasformata in evento quasi per gioco. Fu un dentista mestrino, Roberto Venerando, a lanciare la sfida. «Non era mia intenzione replicare l'appuntamento perché dopo un successo così credo sia difficile ripetersi spiega Venerando Però gli amici che mi hanno accompagnato in quella che ho sempre considerato una splendida pazzia mi hanno spinto a riprovarci. Ed eccoci. Con lo stesso spirito, con la stessa voglia di rivedere gli amici con cui affollavamo piazza Ferretto negli anni 70 e 80». 

LE NOVITÀ
Stesso format, si diceva, ma con qualche novità. «Il Bar Sport non sarà l'unico fulcro della serata ma abbiamo coinvolto tutti i locali del centro e anche attorno alla piazza. Verranno esposte delle moto d'epoca, ma sarà soprattutto la musica il tema conduttore: non solo quella dance dei nostri anni ma anche quella della Banda musicale di Mestre diretta da Angelo Lorenzo Dolce che suonerà All Night Long di Lionel Ritchie e altri brani rivisitati. La città in questo anno forse un po' si è risvegliata. Anche l'amministrazione ci sostiene e ha inserito l'appuntamento nel programma delle Città in Festa promettendoci di poter fare di più il prossimo anno». Roberto Venerando l'ideatore, Lello Mini Campisi, direttore di Novaradio, l'intrattenitore, Stefano Trevisan, titolare del Bar Sport, l'organizzatore e procacciatore di contatti e poi Marco Fabian, Bepi Spaten alla consolle e Dario Dedemo alla voce assieme a Barbara Malaguti: dalle 19 alle 24 si parlerà, si suonerà, si ballerà e si berranno apertivi. «Non vogliamo essere noi i protagonisti ma lo deve essere la gente, quegli stessi che frequentavano piazza Ferretto trent'anni fa e più aggiunge Mini Campisi Questo appuntamento è per loro più che per noi. La piazza resta l'anima di una città, a noi che la rendevamo la nostra seconda casa piange un po' il cuore a vederla spoglia, con negozi chiusi. Qualcosa si è mosso, ma bisogna insistere e forse qualcuno deve fare qualche sforzo in più».