Il "metodo Rauso" e il "Calcio per principi": dibattito sulla tecnica del gioco più bello del mondo

Sabato 14 Gennaio 2023 di Redazione Web
Pino Rauso

SAN DONA' - Il calcio più nobile come lo si vorrebbe sempre vedere e dibattere ovvero "sfrondato" da tutti gli aspetti più deteriori (scandali, business, scontri fra ultras, gossip, super-stipendi ecc.): il punto di vista tecnico spiegato da chi lo vive in prima persona. E' stato il presidente dell'Associazione allenatori calcio (Aiac) del Veneto Orientale, Pino Rauso (400 panchine da tecnico ed ora l'esperienza al Pordenone U17 femm.), a tenere viva l'attenzione del pubblico questa mattina - 14 gennaio - nella sala convegni dell'hotel Forte 48 a San Donà presentando la sua ultima fatica editoriale: Il calcio per principi (ML Mazzanti libri, 20 euro).  

Incalzato dalle domande dell'editore Carlo Mazzanti (ex giocatore di buon livello) e del moderatore, Gigi Bignotti del Gazzettino, mister Rauso ha spiegato la sua idea di folber (cit. Gianni Brera) ovvero di «un gioco dinamico e complesso che mette il calciatore di fronte a innumerevoli contesti che presuppongono una scelta immediata. Tale complessità fa si - ha continuato - che ogni situazione non sia mai uguale all’altra, lo sviluppo di gioco è sempre incerto e imprevedibile.

Per questo motivo l’utilizzo di schemi rigidi e preconfezionati diventa riduttivo».

Sono stati sviscerati nel dettaglio i compiti dell’allenatore - peraltro con testimonial illustri come Pep Guardiola e Julio Velasco - che sono innanzitutto quelli di «non seguire rigidi schemi, ma di mettere il giocatore nelle condizioni di valutare e decidere velocemente il comportamento più idoneo a risolvere le varie dinamiche che la partita presenta, fornendogli gli strumenti e le linee guida che lo indirizzino verso una scelta efficace e autonoma. Infatti, anche il giocatore più dotato tecnicamente - ha concluso Rauso - se non è in grado di fare la scelta giusta al momento giusto, rischia di vanificare la sua superiorità tecnica».

Le conclusioni

In sintesi le idee che il mister ha inserito nel libro sono di dare ad ogni allenatore la responsabilità di formare giocatori pensanti e sceglienti (come recita il sottotitolo del volume), perché siano loro i protagonisti assoluti di tutto ciò che accade sul terreno di gioco sapendo affrontare ogni situazione, anche la più imprevista. Seguire rigidi schemi darebbe troppa prevedibilità al gioco e pe questo Rauso insiste sul procedere in una formazione dell'atleta attraverso principi individuali e collettivi. Soltanto così il calcio moderno può rimanere il gioco più bello (oltre che il più praticato) del mondo.

Ultimo aggiornamento: 17:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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