Paolo Conte live a Venezia. L'Aguaplano jazz atterra di nuovo in piazza San Marco

Lunedì 10 Luglio 2023 di Gianpaolo Bonzio
Paolo Conte live a Venezia

VENEZIA - È un'intesa che regge il passaggio del tempo quella tra Paolo Conte e piazza San Marco.

Un dialogo quasi perfetto dove le intuizioni del musicista trovano, nell'area Marciana, il luogo ideale di una riflessione sempre più necessaria.


E' stato così anche ieri sera nell'appuntamento che, di fatto, ha chiuso una settimana densa di eventi su quell'imponente palco, dalle tre esibizioni di Laura Pausini (colpite anche da maltempo e soprattutto dalle alte maree) fino all'incantevole concerto di sabato dell'orchestra e del coro della Fenice con la direzione di Juraj Valuha.


Ma ieri sera l'attenzione dei 3500 spettatori era tutta rivolta all'avvocato di Asti, abito scuro e occhiali gialli, che tornava davanti alla Procuratie a distanza della memorabile esibizione di 14 anni fa quando, il 31 luglio del 2009, cantò a pochi giorni di distanza dall'indimenticabile genio canadese Leonard Cohen.

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POMERIGGIO
Giunto in mattinata in città, nel tardo pomeriggio Conte ha eseguito le prove del suono per poi comparire sul palco in serata. Per l'occasione gli organizzatori di Veneto Jazz hanno modificato l'area degli spettatori, facendo passare la platea dai cinquemila posti della Pausini ai tremila di ieri. Una partenza emozionante, la sua, se si pensa che la performance è iniziata nientemeno che con "Aguaplano" per poi approdare a un altro capitolo decisivo della sua discografia come "Sotto le stelle del jazz". Tra swing e milonga ha rivolto lo sguardo al passato presentando i suoi musicisti ad ogni brano.


Ad affiancarlo, in quello che potrebbe anche essere il suo ultimo tour, che al momento prevede altre tappe di livello a Umbria Jazz e a Firenze, questa volta c'era il suo storico ensemble orchestrale: Nunzio Barbieri (chitarra e chitarra elettrica), Lucio Caliendo (oboe, fagotto, percussioni e tastiere), Claudio Chiara (sax contralto, sax tenore, sax baritono, flauto, fisarmonica, basso e tastiere), Daniele Dall'Omo (chitarre), Daniele Di Gregorio (batteria, percussioni, marimba e piano) Luca Enipeo (chitarre) Francesca Gosio (violoncello), Massimo Pitzianti (fisarmonica, bandoneon, clarinetto, sax baritono, piano e tastiere), Piergiorgio Rosso (violino), Jino Touche (contrabbasso, basso elettrico e chitarra elettrica) e Luca Velotti (sax soprano, sax tenore, sax contralto, sax baritono e clarinetto).
Da qui, sempre in un soffio di suoni, altri classici come "Via con me" e "Gli impermeabili" costantemente in bilico, come deve essere nel suo caso, tra il lessico jazz e le melodie più tipiche della forma canzone.


GLI ULTIMI ANNI
In questi ultimi anni Conte, classe 1937, ha raggiunto diversi traguardi.
Nel 2018 ha celebrato i 50 anni di "Azzurro" con un tour completamente sold-out e un doppio album registrato alle Terme di Caracalla di Roma, "Live in Caracalla".
Il 19 febbraio scorso si è invece esibito alla Scala di Milano, creando non poche polemiche tra i puristi meneghini, segnando una prima assoluta per un interprete della musica cantautorale con il proprio repertorio.

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