Gianpaolo Bonzio
SUONI SPARSI di
Gianpaolo Bonzio

Laura Pausini, concerto a San Marco tra canzoni, riflessioni ed immagini

Martedì 4 Luglio 2023
L'arrivo di Laura Pasini in piazza San Marco

VENEZIA - «Per mesi ho preparato l’ingresso in piazza da dietro. Ci sono riuscita solo questa sera perchè prima c’era l’acqua alta». La folla impazzisce quando Laura Pausini, vestita ad inizio show di rosso, attraversa il passaggio che da metà piazza San Marco la porta fino al gigantesco palco. Domenica 2 luglio almeno non ha piovuto, ma la morsa dell’alta marea si è fatta sentire (GUARDA IL VIDEO) in ogni caso anche in questo terzo concerto veneziano che apre il tour.

 


Poi parte l’esplosione di suoni, colori, immagini e, soprattutto, spunta la voce potente ed inconfondibile della Pausini. Quello della cantante romagnola è si un concerto, ma con caratteristiche del tutto particolari. L’artista, che ha devoluto l’incasso delle tre serate agli alluvionati della sua regione (15mila biglietti da 75 a 195 euro senza dimenticare i 1200 spettatori nei caffe della piazza) punta soprattutto sul dialogo con il suo pubblico, con filmati e tracce della sua vita privata (ad esempio il matrimonio con il chitarrista Paolo Carta) e con messaggi diretti contro la violenza sulle donne, il rispetto dell’ambiente, la pace. Ma è anche nel racconto delle fragilità che ha dovuto superare che Laura Pausini va dritta nel cuore del suo pubblico, innamorato non solo della musica e dei testi che scandisce parola per parola ma anche di questo approccio così autentico da far salire sul palco, sul finire, anche due donne vicine al matrimonio. 


Poi, dopo tutte queste pause di racconti, ovviamente c’è la musica. La partenza è con il botto, con i colori che avvolgono San Marco e le note di “La solitudine”, “Strani amori” e “Incancellabile”. Pausini cambia spesso abito abbinandolo con il microfono e sul palco fa frequentemente tappa anche il corpo di ballo (spicca la performance con bandiera di San Marco di Sebastian Melo Taveria). La regia di Luca Tommasini fa ulteriormente incendiare gli animi del pubblico che balla (chi scrive viene anche redarguito perchè un po’ fermo) e lo spettacolo si rafforza ancora di piu con la riuscita medley con “Frasi a metà”, la celebre “Io canto” di Cocciante (ma solo il ritornello) e quindi “Un’emergenza d’amore”. 


Per dare un aiuto a tutte quelle ragazze che spesso fanno fatica ad inseguire i propri sogni, Pausini racconta la sua esperienza prima di diventare una star internazionale. «Ci ho messo 30 anni per arrivare a cantare qui in piazza San Marco - confida sorridendo - Ma a tutte voi voglio ricordare che quando ho iniziato, 30 anni fa, l’ambiente musicale era composto da soli maschi. Ora riguardando indietro mi sono resa conto che tutte quelle persone sono uscite dal circuito della musica e io suono qui. E pensare che a me all’inizio bastava essere una cantante da pianobar». “Corro nel vento e canto” come diceva Cocciante.

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Ultimo aggiornamento: 12-01-2024 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA