VENEZIA - Non vi è stata alcuna responsabilità da parte della piscina di Sacca Fisola nella morte di Luigi Nottari, l'uomo di 77 anni, residente a Venezia, stroncato da un infarto mentre stava nuotando. La gip Benedetta Vitolo ha disposto l'archiviazione del fascicolo d'indagine aperto dalla procura, ritenendo che non possa essere mossa alcuna censura nei confronti dell'istruttore di turno al momento del malore.
È stata la stessa procura a sollecitare per ben due volte l'archiviazione del fascicolo, ma i familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Marco Cinetto ed Eugenio Bonomi, si erano opposti e il caso è stato discusso per due volte di fronte al giudice, che ora si è pronunciato mettendo fine alla vicenda.
IL MALORE FATALE
Il decesso di Nottari risale al novembre del 2019: nella tarda mattinata l'uomo si sentì male e perse i sensi mentre stava nuotando.
Sotto inchiesta finì l'istruttore di turno, il quale aveva lasciato la piscina senza avvisare il suo successore che, finito il corso, Nottari aveva chiesto ottenuto il permesso di continuare ad allenarsi sfruttando la possibilità dell'ora di nuoto libero prima che la piscina chiudesse. L'inchiesta ha però escluso responsabilità a carico dell'istruttore.
Gli inquirenti hanno accertato che il settantasettenne aveva dichiarato di godere di buona salute, mentre dall'inchiesta è emerso che soffriva di problemi cardiaci. L'istruttore di nuoto è stato assistito nel corso del procedimento dall'avvocata Claudia Vianello.