Mirano. Muore dopo l'intervento di coronografia, la Procura avvia un'inchiesta

L'anziano aveva detto ai familiari che aveva sentito i sanitari parlare di un "sospetto" di infezione a causa di una cannula contaminata

Sabato 12 Agosto 2023 di Gianluca Amadori
L'ospedale di Mirano

MIRANO (VENEZIA) - È morto lo scorso 7 agosto, qualche giorno dopo essere stato sottoposto ad un intervento di coronografia all'ospedale di Mirano. I familiari di un settantottenne, residente a Fiesso d'Artico, assistiti dall'avvocato Giorgio Caldera, hanno presentato un esposto e il pm di Venezia, Stefano Buccini, ha disposto l'autopsia per accertare le cause della morte e verificare la sussistenza di eventuali responsabilità.

La dottoressa Alessia Viero ha già eseguito l'esame, al quale ha preso parte anche il medico legale Antonello Cirnelli, nominato dal figlio della vittima. Gli esiti dell'accertamento sono attesi per metà ottobre. Per il momento non ci sono indagati.

Il ricovero

Il 2 agosto l'anziano era stato sottoposto ad un intervento di coronografia, dopo il quale fu dimesso due giorni più tardi. L'uomo riferì ai familiari che, dopo l'operazione, aveva sentito i sanitari parlare di un "sospetto" di infezione a causa di una cannula contaminata, in quanto negli esami ematici era stata riscontrata "troponina". A seguito di questa indicazione, il figlio del paziente si presentò dal medico che aveva eseguito l'intervento chiedendogli se dovessero essere adottate particolari cautele e gli fu risposto che avrebbero potuto ricontattarlo nella poco probabile eventualità fosse comparsa febbre. Il 7 agosto, dopo essersi recato dalla propria dottoressa di base, il settantottenne si recò nella sua farmacia di fiducia, a Fiesso d'Artico, dove fu colpito da un improvviso malore, accompagnato da difficoltà respiratorie. L'anziano fu immediatamente soccorso e quindi trasportato con l'autoambulanza all'Ospedale di Mirano, dove fu ricoverato nel reparto di terapia intensiva e sottoposto ad ulteriore coronografia Mentre i valori della pressione continuavano a scendere, una Tac evidenziò la presenza di un coagulo: dopo un tentativo, fallito, di aspirarlo, i sanitari di Mirano decisero di trasferire il paziente all'ospedale dell'Angelo di Mestre, ma il settantottenne è morto prima del trasferimento. 

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